Israele, attentato a Bnei Brak (Tel Aviv): la condanna di Abu Mazen

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Cresce la paura di una nuova ondata di violenza in Israele dopo l’attentato di ieri vicino Tel Aviv in cui sono morti 5 civili. Si tratta del terzo attacco in una settimana. Il premier Bennett convoca il Consiglio di sicurezza. Dura condanna del presidente palestinese Abu Mazen che dichiara” la pace durevole è la via più breve per  sicurezza e stabilità”

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Il presidente della Palestina Abu Mazen condanna l'attentato di ieri in cui un uomo in motocicletta ha sparato e ucciso 5 persone a Bnei Brak ,città ortodossa vicino Tel Aviv. "L'uccisione di civili palestinesi e israeliani può solo deteriorare ulteriormente la situazione” dichiara Abu Mazen "specialmente alla vigilia delle festività cristiane ed ebraiche e del santo mese del Ramadan" che per i musulmani inizia sabato prossimo.

Terzo attentato in una settimana

 

Alla fine dell’attentato di ieri anche l'aggressore è stato ucciso, in un terzo punto della città. Secondo fonti israeliane si tratta di un palestinese di 27 anni che viveva in Cisgiordania, aveva trascorso sei mesi in carcere per attività terroristica e vendita clandestina di armi. E’ il terzo attentato in una settimana. In tutto 11 civili uccisi. La serie di attacchi fa temere una nuova ondata di violenze. Il premier Naftali Bennet convoca una riunione straordinaria del consiglio di sicurezza. Abu Mazen mette in guardia i palestinesi da possibili attacchi di ritorsione da parte di coloni. "Il ciclo di violenze – dichiara Abu Mazen - conferma che una pace durevole e comprensiva è la via più breve per la sicurezza e la stabilità". Messaggi di condanna anche dal segretario di Stato Usa Blinken e dall'Onu.

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