Zelensky visita Bucha dopo il massacro: "Russi macellai, ma negoziati vanno avanti". FOTO
Il presidente ucraino ha visitato la città alle porte di Kiev liberata nei giorni scorsi: "Questi sono crimini di guerra e saranno riconosciuti dal mondo come un genocidio". Ma ha anche spiegato che gli sforzi diplomatici non si fermeranno. Il ministro degli Esteri Kuleba: “Bucha è la punta dell’iceberg, a Mariupol la situazione è anche peggiore”
Nella giornata di lunedì 4 aprile il presidente ucraino Zelensky si è recato a Bucha, il paesino a nord di Kiev liberato dai russi pochi giorni fa
ZELENSKY A BUCHA: IL VIDEO DELLA VISITA E LE SUE PAROLEA Bucha vi è stato un "genocidio" perpetrato dalle forze russe, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la sua visita nella cittadina alle porte di Kiev, dove le forze ucraine hanno trovato decine di cadaveri dopo la ritirata dei russi
"Questi sono crimini di guerra e saranno riconosciuti dal mondo come un genocidio", ha affermato Zelensky
"Sappiamo che migliaia di persone sono state uccise e torturate con amputazioni, che le donne sono state stuprate e che sono stati assassinati bambini", ha detto ai giornalisti Zelensky, accompagnato da alcuni militari. "E' un genocidio", ha aggiunto il presidente ucraino
L'esercito ucraino ha trovato a Bucha una camera di tortura usata dai soldati russi con i cadaveri di cinque civili piegati in avanti e con le mani legate dietro la schiena. Zelensky ha accusato i soldati russi di essere dei "macellai", la stessa parola usata nei giorni scorsi da Joe Biden
Zelensky ha però spiegato che i negoziati non si fermeranno. Alla domanda della Bbc se fosse ancora possibile discutere di pace con la Russia, ha risposto: "Sì, perché l'Ucraina deve avere la pace. Siamo in Europa nel 21mo secolo. Continueremo gli sforzi sia diplomatici che militari"
In giornata ha parlato anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Le efferatezze attribuite alle forze russe a Bucha, alle porte di Kiev, sono solo "la punta dell'iceberg", a Mariupol la situazione è anche "peggiore", ha detto in un punto stampa congiunto con la collega britannica Liz Truss, incontrata a Varsavia assieme al capo della diplomazia polacca, Zbigniew Rau

La Russia intanto continua a negare. Le immagini di civili uccisi nella città ucraina di Bucha "sono una messinscena" allestita dagli ucraini "dopo il ritiro delle truppe russe il 30 marzo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in conferenza stampa al termine del vertice con i colleghi della Lega Araba
Secondo Lavrov, il filmato è una "provocazione" e nessun cittadino di Bucha ha subito violenza dai militari russi. Lavrov ha annunciato che funzionari russi presenteranno nelle prossime ore materiale a sostegno della tesi di Mosca in una speciale conferenza stampa a New York, allo scopo di "dissolvere" quelle che definisce "falsità"
Intanto nella giornata di domani, martedì 5 aprile, il caso Bucha finirà sul tavolo del Consiglio di Sicurezza dell’Onu