Rotterdam, "congelata" la decisione di smontare il ponte per far passare lo yacht di Bezos
MondoIl sindaco della città olandese, Ahmed Aboutaleb, aveva già dato il suo via libera considerato che i costi della rimozione e del successivo riassemblamento della struttura sarebbero stati tutti a carico del miliardario. Ora il ripensamento, in seguito alle polemiche
Prima il sì. Adesso il forse. In mezzo il no dei cittadini di Rotterdam. Smantellare lo storico ponte Koningshaven, conosciuto come De Hef, per far passare lo yacht di Jeff Bezos o non dare l’autorizzazione al fondatore e presidente di Amazon lasciando l’opera esattamente dove sta dal 1878? Il sindaco della città olandese, Ahmed Aboutaleb, aveva già dato il suo via libera considerato che i costi della rimozione e del successivo riassemblamento del ponte sarebbero stati tutti a carico del miliardario. Ma ora, stando a quanto scrive la Frankfurter Allgemeine, ci starebbe ripensando. Dopo la protesta degli abitanti di Rotterdam, infatti, gli stessi amministratori che avevano dato per fatta l'autorizzazione, ora dicono che il piano non è stato ancora approvato. Ancora da valutare, infatti, gli effetti ambientali ed economici della rimozione e ricostruzione della parte centrale del ponte, oltre che eventuali danni per la sua conservazione.
Le indiscrezioni
Nessun commento pervenuto da Amazon né da Oceanco, la società olandese di yacht personalizzati che sta costruendo la barca. Secondo quanto pubblica Boat International, quella in costruzione per Bezos è destinata a diventare la più grande barca a vela del mondo: 127 metri di lunghezza per un costo di 500 milioni di dollari. Supererà anche la Sea Cloud, barca a vela costruita nel 1931 e di proprietà di Yacht Portfolio, una società di investimento con sede a Malta.
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Il ponte
Il ponte, progettato dall'architetto olandese Pieter Joosting, è un'istituzione nello skyline di Rotterdam. Ha un sollevamento verticale ed è stato il primo del suo genere nei Paesi Bassi. Gravemente danneggiato durante un bombardamento negli anni '40, è stata una delle prime strutture a essere ricostruite dopo la Seconda guerra mondiale e restaurato poi nel 2017.
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