Gli attivisti per i diritti degli aborigeni hanno dato via alla "cerimonia del fumo". Ma poi la situazione sarebbe degenerata, rendendo necessario l'intervento della polizia
Un gruppo di dimostranti ha dato fuoco all'ex sede del Parlamento australiano di Canberra in segno di protesta per i diritti degli aborigeni: le fiamme hanno distrutto l'ingresso principale dell'edificio, l'Old Parliament House. Il palazzo è stato evacuato mentre i vigili del fuco domavano le fiamme e successivamente chiuso al pubblico. Nessuno è rimasto ferito. Il parlamento australiano si è trasferito in una nuova sede a breve distanza dalla vecchia nel 1988, e l'edificio dell'antico Parlamento oggi ospita il Museo della Democrazia Australiana.
Lo scontro con la polizia
L'incendio si è verificato quando la polizia ha disperso un gruppetto di attivisti che si erano radunati davanti all'ingresso principale per la tradizionale cerimonia del fumo. In un comunicato il museo ha reso noto che l'incendio è stato causato dai manifestanti, mentre uno degli attivisti, Albert Hartnett, ha sostenuto sulla sua pagina Facebook che la polizia ha usato lo spray al peperoncino per disperdere i dimostranti e che questo avrebbe provocato le fiamme.