Altre 38 persone hanno avuto bisogno di cure ospedaliere ma la maggior parte di loro si è ripresa senza complicazioni.
Sette persone tra cui un bimbo di 3 anni sono morte avvelenate sull’isola di Zanzibar, in Tanzania, dopo aver consumato per cena carne di tartaruga. Altre 38 sono finite in ospedale ma senza gravi conseguenze.
L’ episodio
La tragedia venerdì scorso quando alcune persone che avevano mangiato la carne di tartaruga, considerata una prelibatezza nella zona, come riporta la Bbc, hanno accusato i sintomi tipici di una intossicazione da avvelenamento alimentare. Il primo a sentirsi male è stato proprio il piccolo di 3 anni che, nonostante le cure, è morto poche ore dopo. Successivamente sono decedute altre due persone, poi altri quattro domenica. Secondo la polizia locale, tutti avevano consumato carne di tartaruga avvelenata giovedì scorso a cena. Secondo quanto ricostruito finora, la carne sarebbe stata consumata dai membri di cinque diverse famiglie residenti nel villaggio di Msuka Taponi, distretto di Micheweni, a Pemba, un'isola della Tanzania, situata circa 50 chilometri a nord-est di Zanzibar di cui fa parte a livello amministrativo.
Comunità locale vieta il consumo di tartarughe
Quanto accaduto ha spinto la comunità locale a vietare il consumo di tartarughe nella zona anche se la carne di tartaruga è molto consumata in zona dove è una prelibatezza. In rari casi però diventa tossica a causa di alghe velenose che gli animali ingeriscono con effetti anche letali su chi la mangia. È già capitato ad esempio in Madagascar quando a marzo 19 persone sono morte dopo aver mangiato carne di tartaruga avvelenata.