Usa, quattro afroamericani scagionati in Florida dall'accusa di stupro dopo oltre 70 anni

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Un giudice ha cancellato le incriminazioni e le condanne nei confronti di Charles Greenlee, Walter Irvin, Samuel Shepherd ed Ernest Thomas, oggi tutti deceduti. Il caso, noto negli States come Groveland Four, è considerato uno dei più grossi errori giudiziari nell'era delle cosiddette 'leggi Jim Crow' sulla segregazione razziale

Quattro uomini afroamericani, noti come i Groveland Four, oggi tutti deceduti, ingiustamente accusati di aver violentato una adolescente, sono stati scagionati da un giudice in Florida, dopo oltre 70 anni. Il caso è considerato tra i più grossi errori giudiziari nella storia degli Usa nell'era delle cosiddette 'leggi Jim Crow', norme che contribuirono a tenere viva la segregazione razziale negli States. La notizia è riportata da diversi media americani, tra cui la Cnn.

L'accusa e le condanne all'ergastolo

Nel 1949, Charles Greenlee, Walter Irvin, Samuel Shepherd ed Ernest Thomas furono accusati di aver violentato Norma Padgett a Groveland, in Florida, a circa 30 miglia a ovest di Orlando. Sin dall’inizio vi furono dubbi sulla testimonianza fornita dalla presunta vittima. I quattro vennero comunque arrestati. Tre di loro furono torturati nel tentativo della polizia di ottenere una confessione. Thomas, riuscito a sfuggire alla custodia, venne ucciso dopo una caccia all'uomo. Greenlee è stato condannato all'ergastolo. Shepherd e Irvin hanno ricevuto la pena di morte. Mentre venivano trasportati dalla prigione della contea per un nuovo processo, lo sceriffo sparò a entrambi, rivendicando l'autodifesa. Shepherd morì sul colpo, Irvin si salvò fingendosi morto. La sua condanna venne poi commutata in ergastolo. Irvin è morto un anno dopo essere stato rilasciato, nel 1969. Greenlee, rilasciato nel 1962, è deceduto nel 2012.

Dalle scuse alla cancellazione delle condanne

Già in precedenza, la vicenda era stata riletta in chiave diversa a distanza di tantissimi anni. Nel 2017, il legislatore della Florida si era scusato formalmente con le famiglie dei 4 uomini. Nel 2018, l'allora procuratore generale, Pam Bondi, aveva incaricato il dipartimento statale delle forze dell'ordine di riesaminare il caso. Nel 2019, il governatore Ron DeSantis e il gabinetto di tre membri dello Stato hanno concesso la grazia postuma. Adesso, su richiesta di un pubblico ministero locale, il giudice amministrativo Heidi Davis ha cancellato le accuse nei confronti di Thomas e Shepherd, morti prima della sentenza, e ha annullato le condanne di Greenlee e Irvin.

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