La segretaria al tesoro Usa stima che il suo ministero sarà in grado di finanziare l'attività del governo sino al 15 dicembre. Il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell: "Verrà trovato un modo per evitare il default, come abbiamo sempre fatto"
La segretaria al Tesoro americano Janet Yellen ha messo in guardia il Congresso dal rischio di default dei conti pubblici se non verrà ritoccato il tetto del debito federale entro il 15 dicembre. La Yellen ha reso noto che le casse statali potrebbero non avere soldi a sufficienza per pagare i creditori dopo quella data. In questo caso diventerebbe concreto il rischio di default, portando il Paese in fase di recessione. Yellen ha chiesto al Congresso di aumentare velocemente il tetto al limite di spesa o di sospenderlo.
C'è tempo fino al 15 dicembre
Lo scorso ottobre, Democratici e Repubblicani avevano trovato un'intesa su un aumento provvisorio da 480 miliardi di dollari in grado di mantenere il governo operativo fino al 3 dicembre. Yellen, come comunicato in una lettera alla speaker della Camera Nancy Pelosi, ha esteso al 15 dicembre la data entro la quale il Tesoro prevede che l'amministrazione potrebbe "restare con risorse insufficienti a continuare a finanziare le operazioni". È "cruciale", ha ammonito la segretaria, che il Congresso aumenti o sospenda il tetto del debito al più presto per evitare il suo primo default. Lo slittamento della data concede più tempo ai partiti per eventuali negoziati.
McConnell: "Sarà trovato il modo per evitare il default"
All'invito della segretaria al Tesoro ha risposto il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell: "Verrà trovato un modo per evitare il default, come abbiamo sempre fatto". McConnell ha chiesto ai Democratici di convogliare nella riduzione del debito i soldi previsti dal piano Biden su Welfare e clima, il cosiddetto 'Reconciliation Bill', ancora in attesa di approvazione definitiva da parte del Congresso.