In un’intervista alla BBC l’attivista svedese è moto critica sul documento finale della Cop 26 di Glasgow: “sono riusciti ad annacquare il bla bla bla”
Almeno un merito, Greta lo riconosce alla Cop26. “Sono stati ancora più vaghi del solito”. In un’intervista alla BBC, l’attivista svedese non risparmia critiche ai grandi della Terra che a Glasgow, a suo avviso, hanno raggiunto pochi risultati. “Sono riusciti ad annacquare il bla bla bla. Questa è una conquista", il commento caustico di Greta.
Un accordo troppo vago
"Purtroppo è finita come mi aspettavo. Ci sono tanti piccoli passi in avanti ma il documento può essere interpretato in tanti modi. È molto, molto vago", ha sottolineato l'attivista svedese. Non c'è ancora alcuna garanzia che sarà possibile rientare negli obiettivi dell'accordo di Parigi. "Puoi ancora interpretarlo in molti modi diversi: possiamo ancora espandere l'infrastruttura dei combustibili fossili, possiamo aumentare le emissioni globali. È molto, molto vago", ha concluso Greta. Sì, certo ci sono dei passi in avanti, ammette, anche se inserito in un contesto in cui gli impegni non sono vincolanti. I paesi hanno concordato di "ridurre gradualmente" piuttosto che "eliminare gradualmente" il carbone dopo che l'India e la Cina si sono opposte all'impegno previsto nelle precedenti bozze di negoziato. Greta ha anche ribadito che i "piccoli progressi" compiuti potrebbero dimostrare come una lotta contro il riscaldamneto globale possa essere "persa", dato che il tempo è un fattore importante.
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Il “dispiacere” di Sharma
Del resto lo stesso presidente della Cop26, Alok Sharma, dopo 15 giorni di colloqui, si è detto "profondamente dispiaciuto" per come si sono svolti gli eventi. Gli impegni, infatti, conclude “non vanno abbastanza lontano da limitare l'aumento della temperatura a 1,5°C”.