A capo del folle progetto Rémy Daillet-Wiedermann, 55 anni, figura influente nei circoli della cospirazione francese. Il guru complottista è stato incriminato per terrorismo. La notizia è stata anticipata dal quotidiano Le Parisien
Rémy Daillet-Wiedemann, francese di 55 anni era la mente di un imminente assalto ai palazzi delle istituzioni, compreso l'Eliseo. Tra le azioni pianificate anche la distruzione di centri vaccinali anti-Covid, di antenne 5G e il rapimento di bambini con l’aiuto dei suoi numerosi sostenitori e di una grande organizzazione paramilitare, come riportato da Le Parisien e Bfmtv.
Le indagini
Secondo la Direzione generale della sicurezza interna (DGSI), l’azione terroristica era arrivata all’ultimo stadio di realizzazione. Il piano prevedeva la conquista dei punti nevralgici dello Stato, dall’Assemblea Nazionale, il Senato e il ministero della Difesa. Nel mirino anche il Palazzo presidenziale. Nei piani anche l’occupazione di una stazione radiofonica e televisiva per divulgare le notizie dei golpisti .
Una mail premonitrice
Il 12 aprile 2021 Rémy Daillet-Wiedemann inviò a diversi deputati e senatori, dall’indirizzo resistance.populaire@outlook.com una mail firmata dicendo che “la Repubblica non è più l’idea dominante”, che “è tempo di bilanci” e che “è invitabile un imminente rovesciamento popolare”. In quel momento nessuno prestò troppa attenzione a queste affermazioni e si pensò ad uno scritto "delirante".