La donna è finita in manette perchè ritenuta a capo di una organizzazione transnazionale dedita a truffe e riciclaggio
Mille volti che celavano mille traffici illeciti. È stata scoperta e arrestata, grazie alla polizia postale di Genova, una hacker russa che si nascondeva dietro varie identità. Secondo l'accusa, la donna, 40 anni, sarebbe stata a capo di un'organizzazione transnazionale dedita alle frodi informatiche, alla ricettazione e al riciclaggio. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno sequestrato numerosi pos e centinaia di carte di credito appositamente attivate per riciclare i proventi.
Utilizzati conti e carte di credito di persone ignare per acquisti online
La donna era una insospettabile madre di famiglia ma, anche grazie alla laurea in ingegneria informatica, secondo gli inquirenti si dedicava alle criptovalute e al crimine online. Dalle indagini è emerso che la hacker ritirava, presso punti di recapito sempre diversi della provincia di Genova, gli oggetti che acquistava sui portali di e-commerce utilizzando fondi, carte di credito e conti bancari di ignari malcapitati. Per eludere eventuali controlli, si presentava presso i punti di ritiro munita di documenti falsi oppure reclutava terze persone che, dietro compenso, ritiravano i pacchi in sua vece. Telefonini di ultima generazione e materiale elettronico di altissima qualità venivano poi spediti in Russia, a favore di soggetti appartenenti all'organizzazione, oppure messi in vendita sui noti portali dedicati all'e-commerce.