Francois Verove, ex poliziotto, conosciuto come “il Butterato”, si sarebbe ucciso a fine settembre in un appartamento preso in affitto a Grau-du-Roi, stazione balneare vicino Montpellier. L’uomo ha lasciato una lettera in cui riconosce i suoi crimini ma confessa di “non aver fatto più nulla dal 1997”
Il suicidio di un ex poliziotto ha permesso di scoprire, dopo 35 anni, l'identità di “Le Grele” (il "Butterato"), il serial killer responsabile di almeno quattro omicidi e sei stupri avvenuti in Francia fra il 1986 e il 1994. L'uomo si è tolto la vita il giorno prima di comparire davanti alle autorità per sottoporsi a una prova del Dna richiesta dal magistrato. Si sospettava che il serial killer appartenesse alle forze dell’ordine sia per il modus operandi sia perché in tre dei sei stupri si era qualificato come poliziotto. All’esame erano stati convocati 750 gendarmi in servizio nell'area di Parigi all’epoca dei fatti. Ma lui, Francois Verove, 59 anni, ex poliziotto, non si è presentato. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un appartamento vicino Montpellier.
Il suicidio
Sposato e padre di famiglia, Francois Verove - questo il suo nome all'anagrafe - viveva da diversi anni in un villaggio vicino Montpellier, nel sud della Francia. Nella zona lo descrivono come un tipo "avvenente" e "piuttosto simpatico", impegnato nella vita politica locale. Si è tolto la vita in un appartamento preso in affitto, all'interno del quale ha lasciato una lettera in cui si dichiara colpevole. Secondo diversi media francesi, nella missiva Verove dice che si sentiva ricercato dalla polizia. Riconosce i crimini commessi, senza però dare "i nomi delle vittime né le circostanze", evocando "passate pulsioni" omicide. E aggiunge che da allora ha ripreso "il controllo di sé" e non avrebbe "più fatto nulla dal 1997".
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Gli omicidi
Quello di “Le Grele” era tra i grandi casi irrisolti della storia del crimine francese. Il serial killer era stato soprannominato “il Butterato” dopo l'atroce omicidio e stupro di Cecile Bloch nel 1986. Il corpo straziato della bambina di 11 anni era stato trovato nella cantina del palazzo dove abitava, a Parigi. Era stato Luc Richard, fratellastro della vittima, a raccontare alla polizia di aver incontrato nell'ascensore un uomo dal volto devastato dall'acne, aiutando a tracciarne l'identikit. "Il Butterato" era ricercato anche per gli omicidi nel 1987 del 38enne Gilles Politi e della ragazza alla pari tedesca Irmgard Mueller, che lavorava in casa sua, oltre che per l'assassinio della 19enne Karine Leroy nel 1994.