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Parigi, l’Arco di Trionfo “impacchettato”: omaggio all’artista bulgaro Christo. VIDEO

Mondo

Raffaella Cesaroni

Il monumento sarà coperto da 25 mila metri quadrati di tessuto in polipropilene in omaggio all'artista bulgaro morto circa un anno fa

I lavori sono in corso, ma manca poco perché tutto a Parigi sia pronto. Se nel periodo che va dal 18 settembre al 3 ottobre vi troverete nella capitale francese, non perdete l'occasione di fare una visita all'Arco di Trionfo, perché in quei giorni uno dei più iconici monumenti francesi si trasformerà in una gigantesca installazione artistica. In omaggio a Christo, l'artista bulgaro morto circa un anno fa, l'Arco di Trionfo sarà impacchettato con 25 mila metri quadrati di tessuto in polipropilene e 7 mila metri di corda.  

Il sogno di Christo

Christo Javacheff – classe 1935, scomparso il 31 maggio 2020 - aveva sempre sognato di rivestire il famoso monumento parigino fin dagli anni '60. Un sogno di gioventù, in quegli anni l'artista abitava ad un passo da lì. Senza mai riuscirci, però, nonostante i tanti progetti che aveva studiato per impacchettare il magnifico Arco che si trova alla fine dei Campi Elisi di Parigi. Proprio ispirandosi ad uno di questi, Vladimir Javacheff – uno dei nipoti di Christo - in collaborazione con il Museo Pompidou e le autorità francesi è stato in grado di realizzare il desiderio artistico dello zio.

L'inaugurazione il 18 settembre

L'installazione sarà inaugurata il prossimo 18 settembre, data entro la quale saranno stesi i 25 mila metri quadrati di tessuto in polipropilene riciclabile, di color argento e blu. Nelle intenzioni di Cristo il monumento in questo modo sarebbe diventato "un grande oggetto vivente, stimolato dal vento e dai riflessi di luce. Con le pieghe del tessuto in movimento la sua superficie diventerà qualcosa di sensuale". Così disse giusto un paio d'anni prima di morire. 

Getty
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La fama mondiale

L'artista bulgaro, conosciuto in tutto il mondo per aver “imballato” altre enormi strutture e persino paesaggi, condivideva questi progetti con la moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon, partner anche nel lavoro, scomparsa il 18 novembre del 2009. Insieme formavano la coppia più famosa al mondo di rappresentanti della Land Art.Insieme nel 1985 avevano impacchettato il ponte più vecchio di Parigi, Pont-Neuf sulla Senna e la sede del parlamento tedesco nel 1995.

La passerella di Christo sul Lago d'Iseo

L'autorizzazione per impacchettare l'Arco di Trionfo l'artista, di origine bulgare naturalizzato statunitense, era riuscito ad  averla nel 2019. Avrebbe voluto chiudere la sua carriera così, firmando questo suo ultimo lavoro, ma non ha fatto in tempo. Enorme la soddisfazione del nipote che ha supervisionato l'opera, che costerà in tutto 14 milioni di euro. Un progetto completamente autofinanziato grazie alla vendita di opere originali di Christo – diventato ancor più famoso in Italia grazie alla realizzazione della passerella sul Lago d'Iseo – e senza alcun contributo pubblico.

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