Cina, stop ai talent show e agli artisti "effemminati" in televisione

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Il governo cinese vieta i programmi televisivi con personaggi ritenuti: "Immorali ed effeminati". Sotto accusa anche l'evasione fiscale degli attori 

La scure della censura si abbatte ancora sulla televisione cinese. Questa volta nel mirino dell'amministrazione Statale per la Radio, Cinema e Tv del Dragone, sono finiti i "falsi idoli" dei talent  e dei reality che generano una "cultura immorale tra i giovani". Messi all'indice anche i comportamenti effeminati che alcuni programmi veicolano attraverso i loro artisti e le loro opere. L'Amministrazione Statale per la Radio, il Cinema e la Televisione Radio, il Cinema ha chiesto espressamente ai media cinesi di: "correggere con forza i problemi legati alla violazione delle leggi e della morale degli artisti e di instaurare un'atmosfera di amore per il Partito comunista e il Paese". Comportamenti illegali, immorali e volgari non saranno quindi più tollerati dal governo. Anzi, viene chiarito una volta in più che i media devono diffondere i valori tradizionali del popolo. Solo i valori del socialismo rivoluzionario e avanzato del Partito comunista -viene precisato- possono generare un'energia positiva.

Governo cinese: contratti trasparenti per le star

Solo la scorsa settimana alla popolarissima e giovane attrice Zheng Shuang è stata elevata una multa da 46 milioni di dollari per evasione fiscale. L'Authority cinese ha ribadito la sua posizione di condanna per i contratti non trasparenti che vengono firmati dalle star e che hanno dato vita a fenomeni di evasione fiscale a fronte dell'accumulo di grandi ricchezze. Sotto la lente del governo ci sono i cosiddetti contratti Yin Yang. Si tratta di un duplice contratto siglato tra le parti per permettere all’attore o attrice di dichiarare al fisco quello a compenso più basso, intascandosi in nero il resto del reale cachet. 

 

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