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È morto Charlie Watts, leggendario batterista dei Rolling Stones

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©Ansa

Il musicista aveva 80 anni, da poco si era sottoposto a un intervento al cuore per il quale aveva dovuto rinunciare al nuovo tour della band negli Stati Uniti

È morto all’età di 80 anni Charlie Watts (FOTOSTORIA), leggendario batterista dei Rolling Stones. A dare la notizia ai media l'agente del musicista. Watts aveva dovuto annunciare la rinuncia all'ultimo tour degli Stones nei giorni scorsi a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute. "È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amato Charlie Watts", sono le parole del suo portavoce pubblicate sui profili social dei Rolling Stones. "È morto pacificamente in un ospedale di Londra oggi, circondato dalla sua famiglia. Chiediamo gentilmente che la privacy della sua famiglia, dei membri della band e degli amici intimi sia rispettata in questo momento difficile".

Il decesso dopo un'operazione al cuore

Il decesso di Watts è avvenuto dopo un'operazione al cuore di emergenza. Proprio ai primi di agosto il batterista aveva dovuto rinunciare alle 13 date del tour negli Stati Uniti per problemi di salute ed era stato sostituito da a Steve Jordan, da anni stretto collaboratore di Keith Richards. "Per una volta sono andato fuori tempo", aveva spiegato lui dopo aver annunciato il ritiro consigliato dai medici che gli avevano imposto assoluto riposo dopo un intervento cardiaco. E aveva aggiunto: "Sto lavorando duramente per tornare completamente in forma, ma oggi su consiglio degli esperti ho accettato il fatto che questo richiederà un po' di tempo".

Una vita nei Rolling Stones

Dopo essersi fatto le ossa nel fervido ambiente blues della Londra dei primi anni '60, Watts era diventato membro dei Rolling Stones nel gennaio 1963, quando si unì a Mick Jagger, Keith Richards, Bill Wyman e Brian Jones, diventando così l'ultimo tra i componenti originari a unirsi alla band. Ed è poi rimasto in pianta stabile nella formazione, fedelissimo, fino alla sua morte. Grande appassionato di jazz - genere nel quale ha avviato anche progetti paralleli all'attività degli Stones - e per questo dotato di un particolarissimo groove, era fondamentale per le alchimie sonore dei Rolling Stones. Watts costituiva un'eccezione rispetto agli altri membri della band: paragonata alle personalità focose di Mick Jagger o di Keith Richards, la sua figura era più pacata e  imperturbabile, calma e riflessiva, apprezzata in particolare da Richards che lo riteneva il collante della band.

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