Post in inglese, video di bambine che vanno a scuola e di donne che tornano al lavoro indossando l'hijab. La strategia del gruppo islamico mira a utilizzare le moderne forme di comunicazione per consolidare il potere nel Paese, dove un afghano su tre è iscritto ai social, e ottenere il riconoscimento internazionale
Un gruppo di ragazzine torna a scuola indossando l’hijab, sotto il testo “La ripresa delle scuole nel Nuovo Afghanistan”. A postarlo su Twitter, anche questa volta, è uno dei portavoce ufficiali dei talebani (CHI SONO). Lo stesso account diffonde le interviste rilasciate ai media occidentali – come quella a Sky News da Doha – e a quelli afghani indipendenti – come nel caso dell’intervista con una giornalista donna di Tolo News. Talvolta ha condiviso immagini insolite e diventate subito virali, quelle in cui vediamo i militanti divertirsi alle giostre del luna park di Kabul. (IL NOSTRO SPECIALE SULL'AFGHANISTAN)
Una strategia social rassicurante
Nella costruzione di questa "nuova fase" dell'Afghanistan a guida talebana, i social media sono fondamentali. E non è un caso che il gruppo abbia eletto a piattaforma preferita proprio Twitter, che a differenza di Facebook e YouTube non prevede il blocco dei profili del gruppo islamico. Ed è lì che mettono in atto una strategia comunicativa continuativa, in lingua inglese, rassicurante. Non ci sono violenze, in questi post, tranne quelle - denunciate a proprio vantaggio - dell’ex governo afghano o dei soldati statunitensi.
Sulle donne messaggi "incoraggianti"
Per gli esperti è evidente il cambio di passo: il nuovo Emirato islamico afghano ha un ufficio comunicazione che conosce bene e utilizza i social media per dare al mondo un’immagine moderata e rassicurante, soprattutto sul tema dei diritti delle donne, a cui la comunità internazionale guarda con particolare preoccupazione. Basti pensare che, quando le giovani scienziate afghane del Robotics Team sono fuggite all'estero e hanno detto di "averlo dovuto fare per continuare a studiare", un portavoce dei talebani ha replicato pubblicamente "Avrebbero potuto continuare a farlo qui, solo indossando l'hijab".
Afghanistan, un abitante su tre è sui social
Eppure 20 anni fa sotto il regime dei Talebani internet era vietato. Cosa è cambiato? Nell’Afghanistan di oggi – con una popolazione di 38 milioni - il 70% degli abitanti ha un cellulare, uno su tre è iscritto ai social media.
Un messaggio rassicurante all'Occidente
Ecco perché oggi internet è un filo diretto con la gran parte del paese, quella più istruita e benestante, oltre che con il resto del mondo. L’intento è quello di vincerne la fiducia, più che di impaurire. Violenze e intimidazioni non devono occupare lo spazio di un tweet, dove diffondere messaggi non estremisti che invoglino la comunità internazionale a riconoscere il nuovo governo. Un vero cambiamento o solo una attenta strategia di social media marketing? E' presto per dirlo. (IL NOSTRO SPECIALE SULL'AFGHANISTAN)