
Usa Weekly News, “Biden’s week of chaos in Afghanistan”: momenti, reazioni, prospettive
"Non lascerò che la questione afghana venga gestita da un quinto presidente": dopo la caduta di Kabul, Biden attende prima di riferire alla nazione su quanto succede in Afghanistan. Con un discorso che non ammette repliche ("I am the president of the United States, the buck stops with me") ha sostenuto la scelta di ritirare l'esercito. Non ha risposto, però, alla domanda: perché gli Stati Uniti si sono trovati impreparati di fronte a una crisi anticipata dall’Intelligence?
A cura di Valentina Clemente

“I stand squarely behind my decision” – “Sì, ammette il consigliere Jake Sullivan, ci sono state scene caotiche a Kabul. Ma anche i piani ben studiati possono non reggere a contatto con la realtà”. Queste le prime dichiarazioni dell’amministrazione americana, domenica 15 agosto. Il giorno dopo, nel suo primo intervento all’America dalla conquista di Kabul da parte dei talebani, Joe Biden non dà una spiegazione chiara del perché gli Stati Uniti non sono riusciti ad anticipare l’arrivo dell’esercito talebano

Biden sostiene fermamente la decisione sulla tempistica del ritiro delle truppe statunitensi. “Dopo 20 anni, ho imparato a mie spese che non c’era mai un buon momento per ritirare le forze americane” aggiunge Biden. E se il presidente aveva, appunto, fissato la scadenza del 31 agosto per il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan, mercoledì, però, in un’intervista a ABC, aggiunge che si impegnerà a rimanere fino a quando ogni americano che vuole essere evacuato lascerà il Paese, anche se questo significa oltrepassare la scadenza iniziale

“Situazione in costante evoluzione” - La situazione all’aeroporto di Kabul è difficile e in costante evoluzione. Lo ha detto il generale William D. "Hank" Taylor, durante una conferenza stampa al Pentagono. Dal 14 agosto, ovvero dall’entrata nella capitale afghana dei Talebani, “sono state ricollocate - ha precisato - 17.000 persone”. La situazione intorno all’area dell'aeroporto “cambia di ora in ora – è stato sottolineato - e sono continue le modifiche a livello di valutazioni sulla sicurezza”

I numeri - Secondo la Casa Bianca, circa 13.000 persone sono state evacuate a bordo di aerei militari statunitensi e altre migliaia con aerei inviati da altri Paesi. Nonostante le promesse dei talebani, che hanno assicurato che eviteranno vendette, un documento riservato dell’Onu ha accertato che gli insorti vanno casa per casa porta alla ricerca di persone che hanno collaborato con gli americani o con la Nato. I miliziani controllano anche le persone che si recano all’aeroporto di Kabul

Biden può riscattarsi? - Se Biden è stato oggetto di critiche per la gestione del ritiro, potrebbe ricevere sostegno se l’esercito americano riuscisse ad evacuare con successo gli americani e gli alleati afghani. Biden ha ammesso che l’operazione di evacuazione in Afghanistan è “incredibilmente difficile e pericolosa” per le truppe statunitensi, ma ha promesso che la missione sarà completata. Gli sforzi di evacuazione per gli americani e le decine di migliaia di afgani che hanno lavorato con l’esercito e il governo degli Stati Uniti sono stati finora molto caotici

Le immagini delle persone all’aeroporto di Kabul, con le mamme che provano a far oltrepassare il filo spinato ai propri bimbi, dandoli ai marines vicino all’aeroporto e gli afghani che cercano riparo dagli spari dei talebani mentre cercano di scappare, hanno gettato una lunga ombra sul processo di ritiro

Necessario rassicurare gli alleati – Ex funzionari del governo hanno espresso preoccupazioni su come la situazione in Afghanistan potrebbe danneggiare la posizione dell’America sulla scena mondiale e le relazioni con gli alleati, in particolare quelli in cui gli Stati Uniti hanno una presenza militare. Da quando è entrato in carica, Biden ha cercato di riparare le relazioni con l’estero e rafforzare le alleanze dopo quattro anni di “America First” dell’ex presidente Donald Trump

“Penso che dovremo ripristinare una certa credibilità con i nostri alleati che avevano sollevato dubbi sul fatto che potessero fidarsi o meno di Trump”, ha detto Leon Panetta, che è stato segretario alla Difesa durante l’amministrazione Obama. Biden e gli altri leader dei paesi del G7 si incontreranno virtualmente per discutere il dossier Afghanistan. Nei giorni scorsi, Biden ha parlato con il primo ministro britannico Boris Johnson, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro italiano Mario Draghi

E la politica interna? I legislatori della Camera tornano a Washington lunedì e la leadership democratica prevede di votare una risoluzione di bilancio che aprirà la strada a una misura da 3,5 trilioni di dollari, una delle principali priorità legislative di Biden. Ma l’incombente minaccia delle indagini del Congresso sull’Afghanistan e il dibattito su evacuazioni e rifugiati che divide il Partito Repubblicano probabilmente distoglieranno parte dell’attenzione dall'agenda interna di Biden

Meghan McCain - “Sono furiosa con il nostro presidente perché è stato così incompetente da non vedere quello che ogni esperto del pianeta avrebbe potuto comprendere”. Non si arrestano gli attacchi di Meghan McCain, nei confronti del presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, in seguito al collasso dell'Afghanistan e alla presa del potere da parte dei talebani. Meghan McCain aveva sostenuto l'allora candidato democratico nella campagna alla Casa Bianca contro Donald Trump

Suo padre, il senatore John McCain, era amico di lunga data di Biden, e sua madre, Cindy, era un membro del comitato consultivo del team di transizione di Biden. Il giudizio, di Meghan McCain è netto: “La vergogna, il disonore e l’imbarazzo che l’amministrazione Biden ha portato al nostro Paese richiederanno generazioni per essere annullati”

Donald Trump - “Quello che sta accadendo a Kabul è una vergogna per l'America, una enorme macchia per la reputazione e la storia americana”. Parole di Donald Trump, che nel corso di un comizio in Alabama attacca Joe Biden definendo “un terribile errore” quanto deciso dalla Casa Bianca sull’Afghanistan: "Siamo di fronte a un disastro senza precedenti", ha aggiunto l’ex presidente Usa, aggiungendo come “l’Europa e la Nato non credono più in noi”

“Con me l’America era rispettata - ha concluso - ora la bandiera talebana sventola sull’ambasciata americana”. Trump si è quindi vantato delle sue relazioni amichevoli con i talebani, descrivendoli come “grandi negoziatori e combattenti tenaci” e sottolineando come con lui alla Casa Bianca i talebani “non si sarebbero mai sognati di catturare i nostri campi di aviazione o di mostrarsi in giro con le nostre armi americane”

Below 50% - Il tasso di approvazione di Joe Biden scende per la prima volta sotto la soglia del 50%. Secondo la media dei sondaggi realizzata da FiveThirtyEight, il presidente americano arriva al 49,3%, contro il 55,1% di marzo e 52,6% del 27 luglio, riporta il sito The Hill. Biden è in difficoltà per la conquista talebana dell’Afghanistan, ma anche per i numeri della pandemia che continuano ad essere alti

Il dato FiveThirtyEight, però, non comprende ancora le reazioni alla presa talebana di Kabul, avvenuta domenica. Il presidente americano può comunque ancora contare su un maggior numero di sostenitori che detrattori: la percentuale di chi lo disapprova è del 44,1%. Il dato è però in crescita: a gennaio il suo tasso di disapprovazione era del 34%

Do not abandon Afghan women and girls - La giovane poetessa Amanda Gorman, diventata celebre per aver letto una sua composizione alla cerimonia di insediamento di Joe Biden, ha unito la sua voce a quella di altre decine di donne celebri negli Usa per chiedere in una lettera aperta al presidente Usa di salvare le donne afghane più a rischio di ritorsioni da parte dei talebani

Tra le firmatarie, anche l'attrice Kate Winslet, la Ceo di Facebook Sheryl Sandberg e la stilista Diane von Furstenberg. Nella lettera, intitolata “Non abbandonare le donne e le ragazze afghane”, si chiede all’amministrazione Biden di espandere l'accesso ai visti per le donne a rischio, di aumentare il numero dei rifugiati che possono essere accolti negli Usa e di “proteggere e investire nelle donne che rimangono in Afghanistan”

“Azioni immediate - si afferma nell'appello - devono essere intraprese per proteggere le donne afghane maggiormente a rischio: le attiviste per i diritti femminili, le giornaliste, le educatrici, le rappresentanti della società civile, quelle che difendono i diritti umani”. “Le stesse donne che per decenni sono state in prima linea mettendo a rischio la loro sicurezza per realizzare la parità dei diritti sono abbandonate da coloro che avevano promesso di proteggerle”, conclude la lettera