Il Grand Old Party ha sfruttato le regole dell’ostruzionismo per stoppare un voto procedurale per aprire il dibattito sul “For the people Act”, il disegno di legge democratico, già approvato alla Camera, per allargare i diritti di voto. “La battaglia è lontana dall'essere finita”, ha commentato il presidente Joe Biden
Negli Usa è battaglia sulla riforma elettorale. I repubblicani hanno affondato al Senato il “For the people Act”, il disegno di legge democratico per rafforzare e allargare (alle minoranze) i diritto di voto, già approvato alla Camera in marzo senza l'appoggio del Grand Old Party. Si trattava di un voto procedurale per aprire il dibattito ma l'opposizione ha sfruttato le regole dell'ostruzionismo (filibustering), che richiedono un quorum di 60 senatori su 100 (i democratici ne hanno 50). Gli appelli e moniti di Joe Biden (che ne ha fatto una priorità della sua agenda) e di Barack Obama sono rimasti inascoltati.
L’opposizione dei repubblicani
I repubblicani, che in vari Stati stanno varando leggi elettorali restrittive, hanno fatto muro compatti, sostenendo che si tratta di un colpo di mano dei democratici per impadronirsi del potere per sempre ed evocando le infondate accuse di brogli elettorali lanciate da Donald Trump. Il Grand Old Party non ha voluto aprire la discussione neppure su una proposta di compromesso di John Manchin, il più moderato dei senatori dem. Una proposta avallata pubblicamente da Barack Obama e dallo stesso Biden.
Biden: battaglia su riforma voto non è finita
"La battaglia è lontana dall'essere finita”, ha detto il presidente Biden. “Sono stato impegnato in questo lavoro tutta la mia carriera e rafforzeremo i nostri sforzi per vincere di nuovo, per il popolo, per la nostra vera democrazia”. Biden ha proseguito dicendo che "è stata la soppressione di una legge per mettere fine alla soppressione del voto, un altro attacco ai diritti di voto, tristemente senza precedenti”. Il presidente Usa ha elogiato l'unità dei dem e criticato il "solido muro repubblicano di opposizione”.
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Riforma cruciale per i dem
Per i democratici si tratta di una riforma cruciale per rafforzare e allargare i diritti di voto, ritenuti sotto assalto dopo l'attacco al Congresso da parte dei sostenitori di Trump che volevano ribaltare l'esito delle presidenziali. Ora potrebbero valutare se cambiare le regole dell'ostruzionismo. Biden finora si è detto contrario scommettendo su una collaborazione bipartisan ma il continuo muro del Grand Old Party potrebbe indurlo a ripensarci. In ballo ci sono i suoi maxipiani per lavoro e infrastrutture, ma anche altri leggi come quelle sulle armi, sulla riforma della polizia e dell'immigrazione, tutti temi chiave in vista delle elezioni di Midterm del 2022. Il presidente inoltre deve fare i contri con la sinistra del partito, sempre più frustrata dallo stallo dell'agenda a causa dell'ostruzionismo repubblicano.