Giornata dei minori scomparsi, su TikTok il balletto anti adescamento della Polizia. VIDEO

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In occasione della giornata internazionale parte la campagna sui social #CheckBeforeYouChat (controlla prima di chattare). Partecipano anche gli agenti italiani

Un balletto su TikTok per sensibilizzare contro l’adescamento dei minori in Rete. Si chiama #CheckBeforeYouChat ("controlla prima di chattare") ed è la campagna lanciata dalla Fondazione Amber Alert Europe in occasione della giornata internazionale dei minori scomparsi. La campagna non è altro che una sfida di danza che punta a diffondersi su uno dei social network più amato dai giovani.

Le cinque mosse contro l’adescamento

Il balletto diffuso sul sito della campagna rivela quali sono i 5 passi dell'adescamento: nelle immagini compaiono operatori di polizia di tutti i Paesi, compresi gli agenti della Polizia Postale e del Servizio Centrale Anticrimine. 

Il portale dedicato ai minori scomparsi

Proprio la polizia italiana, tra l’altro, ha attivato dal 2000 il portale dedicato ai minori scomparsi. Un sito che fa parte della rete internazionale di 31 Paesi coordinata dall'organizzazione statunitense International Centre for Missing and Exploited Children. "Per casi che non siano di emergenza, per richieste di informazione o supporto – ricorda la Polizia – è disponibile la linea unica europea dedicata ai minori scomparsi 116000, gestita in Italia da SOS - Il Telefono Azzurro Onlus per il Ministero dell'Interno”. 

I numeri in Italia

In occasione della Giornata, la commissaria straordinaria del governo per le persone scomparse, Silvana Riccio, ha fatto anche il punto sulla situazione in Italia dove l'anno scorso sono scomparsi 7.672 minori, dei quali 5.511 stranieri, il 71,8%. Quelli ritrovati sono stati 3.332, il 43,3%. Se si “spacchettano” i dati, si scopre che la percentuale di italiani ritrovati è decisamente superiore, intorno al 75%. A proposito dei minori stranieri, fa notare il prefetto Riccio, “sono scomparsi sì ma fino ad un certo punto”. Perché “la fascia d’età più rilevante è quella compresa tra i 14 e i 17 anni: parliamo di adolescenti con una certa autonomia. Ragazzi identificati solo con il nome al momento dell'arrivo, che magari arrivano con già in tasca numeri telefonici e indirizzi di parenti e amici e per i quali l'Italia è solo la tappa di un cammino che ha per destinazione finale altri Paesi.”.

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