Samoa, Fiame Naomi Mata'afa è la prima donna premier della storia

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Leader del nuovo partito di opposizione subentra al longevo primo ministro Tuilaepa Sailele Malielegaoi in carica dal 1998. Il padre è stato il primo primo ministro delle Samoa indipendenti dal 1959 al 1970 e dal 1973 al 1975

Le Isole Samoa, per la prima volta, saranno governate da una donna. Fiame Naomi Mata'afa, leader del nuovo partito di opposizione, subentra al longevo primo ministro Tuilaepa Sailele Malielegaoi in carica da 22 anni. Un passaggio istituzionale storico per lo Stato insulare dell'Oceania reso possibile dal pronunciamento della Corte Suprema che ha convalidato la vittoria di Fiame Naomi Mata'afa alle elezioni generali dello scorso 9 aprile, mettendo fine a settimane di incertezza e tensioni politiche.

Annullato il voto del 9 aprile

La commissione elettorale aveva deciso di annullare il voto del mese scorso - in situazione di parità tra le due forze politiche in presenza - per convocare nuove elezioni da tenersi il 21 maggio. A pochi giorni dalla nuova chiamata alle urne, la massima istituzione giudiziaria ha affidato formalmente la guida della piccola nazione del Pacifico meridionale alla leader del Fa’atuatua i le Atua Samoa ua Tasi (Fede nell’Unico Vero Dio, o FAST), costituitosi nel luglio 2020. Una decisione che rappresenta un terremoto politico: da 40 anni le Samoa sono state governate dallo HRPP (Human Rights Protection Party), uscito vincitore ad ogni elezione. Dal 1998 la carica di primo ministro è detenuta da Tuilaepa Sailele Malielegaoi, sempre più criticato all'interno del suo stesso partito, con un numero crescente dei suoi membri passati all'opposizione. Ora il premier uscente e il suo HRPP contestano il pronunciamento della Corte Suprema.

I numeri

Numeri alla mano, il partito FAST ha ottenuto 25 seggi in Parlamento, lo stesso dello storico HRPP e un altro è andato ad un candidato indipendente passato poi dalla parte di Mata'afa, consentendole di ottenere la vittoria finale. Inoltre, in base alla legge vigente, il Parlamento delle Samoa deve rispettare una quota rosa del 10%. Al voto del mese scorso su 51 seggi in palio cinque sono stati vinti da donne, pari al 9,8%, quindi per rispettare la soglia prestabilita la commissione elettorale ha dovuto assegnarne un altro ad una deputata del partito storico. 

Chi è Fiame Naomi Mata'afa

64 anni, attiva in politica dagli anni '80, Fiame Naomi Mata'af e' stata deputata del partito al potere e dopo aver aderito alla formazione di opposizione FAST, lo scorso gennaio, ne ha assunto la direzione. La sua è stata un'ascesa fulminante, ma godeva già di molta stima e fiducia per le sue battaglie sociali e culturali a favore delle donne e della parità di genere, in un Paese molto conservatore, oltre a quelle contro i cambiamenti climatici e in difesa dell'ambiente. Mata'afa è figlia di Fiame Mata'afa Faumuina Mulinu'u II, il primo primo ministro delle Samoa indipendenti dal 1959 al 1970 e dal 1973 al 1975. Oltre ad essere la prima donna primo ministro delle Samoa, Mata'afa diventa la seconda a governare in tutta la regione del Pacifico.

I complimenti della premier neozelandese Arden

Prima colonia tedesca e per 50 anni protettorato della Nuova Zelanda, le Samoa hanno ottenuto l'indipendenza da Wellington nel 1962. Sono una monarchia costituzionale elettiva il cui capo di Stato è scelto dal Parlamento, in cui siedono anche i rappresentanti dei capifamiglia tra una cerchia ristretta di persone. Dalla parte di Fiame Naomi Mata'afa la premier neozelandese Jacinda Arden, che ha accolto la sua nomina alla guida delle Samoa come "un passo storico", anche per il Forum delle Isole del Pacifico.

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