Considerato uno dei più intensi degli ultimi trenta anni sulle coste indiane del Mar Arabico, il ciclone ha lasciato la devastazione dopo il suo passaggio, uccidendo almeno otto persone
Forti piogge, mareggiate e venti di burrasca si sono abbattuti violentemente sull’India, già flagellata dalla pandemia. Il ciclone Tauktae, considerato uno dei più intensi degli ultimi trent'anni sulle coste indiane del Mar Arabico, ha lasciato la devastazione dopo il suo passaggio, uccidendo almeno otto persone. La fascia costiera del Kerala, del Karnataka e del Goa è stata particolarmente colpita, molti i danni alle case, gli alberi sradicati e i pali dell’elettricità caduti.
Il vento potrebbe toccare i 185 km all'ora
Più a nord, nello stato del Gujarat, quasi 150.000 persone sono state evacuate per sicurezza e le autorità hanno chiuso i porti e un aeroporto. Piogge intense e forti venti si sono abbattuti anche su Mumbai, capitale finanziaria del Paese. Secondo le previsioni degli esperti, il ciclone attraverserà il Gujarat con una velocità del vento al suolo di 155-165 chilometri l'ora e raffiche fino a 185.