Cyber-attacco ad oleodotto Usa. Biden: "Nessuna prova che dietro ci sia Mosca"

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Gli hacker hanno pubblicato nel darkweb un comunicato di scuse per i danni provocati agli americani ed escludono il coinvolgimento del governo russo nel cyber attacco compiuto venerdì scorso 

Non ci sarebbe il governo russo dietro l’attacco informatico compiuto venerdì scorso contro l’oleodotto americano Colonial Pipeline. "Finora - ha detto il presidente americano Joe Biden - non ci sono prove basate sui nostri servizi segreti che la Russia sia implicata, sebbene ci siano prove che il ransomware sia in Russia". Sul caso sta indagando l'Fbi e altre agenzie federali mentre il governo è impegnato a studiare contromisure da mettere in campo. Il presidente Biden ha però spiegato che il cyberattacco all'oleodotto americano è stato un 'ransomware': un'operazione che tecnicamente indica la richiesta di riscatto per sbloccare un sistema informatico "preso in ostaggio" e che l'attacco è partito dalla Russia.

Il gruppo Darkside

A poche ore dalla conferenza stampa di Biden è arrivato il mea culpa del gruppo hacker che attraverso la pubblicazione di un comunicato ritenuto autentico, ha chiesto scusa per i danni provocati.

“Siamo apolitici, non prendiamo parte a questioni di geopolitica, non abbiamo bisogno di legarci a un governo e cercare altre motivazioni. Il nostro obiettivo è fare soldi e non creare problemi alla società ”. Il gruppo di pirati informatici è specializzato in attacchi ransomware. Agisce con lo schema della "doppia minaccia": oltre a bloccare i sistemi delle vittime della minaccia la pubblicazione online dei dati di chi non paga il riscatto. Una strategia che è diventata piuttosto comune e che consente ai cyber criminali di mettere una maggiore pressione sulle aziende colpite, che temono di rendere pubblici i dati sensibili o addirittura compromettenti. Il gruppo, però, sostiene di seguire una sorta di codice etico nella sua attività, prendendo di mira solo grandi società, evitando in particolare di colpire enti pubblici, ospedali ed enti del settore scolastico. 

La Colonial Pipeline

L'oleodotto più grande degli USA può trasportare fino a 2,5 milioni di barili nelle città del sud-est, con i suoi 8.550 chilometri di tubature che trasportano benzina, gasolio e carburante per aerei dal Golfo del Messico fino al Porto di New York , rifornisce circa la metà della costa orientale del paese.

Al momento l'oleodotto è chiuso, ma la società sta lavorando per ripristinare il normale servizio entro la fine della settimana. La chiusura dell'oleodotto aveva causato un aumento del prezzo del petrolio negli Stati Uniti di più del 4 per cento domenica, e di più dell'1,5 per cento lunedì, arrivando fino a 2,96 dollari per gallone (0,64 euro al litro), il prezzo più alto dal 2014.

Contromisure

“L'amministrazione Usa - ha dichiarato Biden - è pronta a prendere ulteriori misure se necessario. La mia amministrazione perseguirà  gli obiettivi globali per combattere gli attacchi ransomware di criminali transnazionali, che spesso usano il riciclaggio di denaro per metterli a segno. " Biden ha anche confermato che incontrerà Vladimir Putin, ma non ha fornito indicazioni sul dove e quando si svolgerà l'incontro.  

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