Pandora: basta diamanti estratti, useremo solo sintetici

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Pandora, numero 1 nel Mondo nella produzione di gioielli, ha deciso che non utilizzerà più diamanti estratti dalle miniere, ma solo quelli realizzati sinteticamente. Una scelta che rientra in una strategia più ampia per ridurre l'uso di materie prime associate a metodi di estrazione non etici

Nonostante decenni in cui si sono ripetuti tentativi di riforme, nel mercato globale della gioielleria continuano a ripetersi segnalazioni di violazioni dei diritti umani nelle miniere e nelle fabbriche. Per rispondere alla domanda sempre più pressante dei clienti, lo scorso anno Tiffany & Co. aveva iniziato a fornire i dettagli per il tracciamento dei diamanti, in modo da garantirne il percorso. Ora è Pandora che rompe gli indugi e annuncia che utilizzerà solo diamanti fabbricati in laboratorio. La prima collezione è annunciata per quest'anno nel Regno Unito e si rivolgerà ad altri mercati nel 2022.

Una mossa che riflette da una parte la maggiore domanda di sostenibilità da parte dei consumatori, soprattutto fra i più giovani, e dall'altra la concorrenza di altri beni di lusso, come viaggi e smartphone.

Entro il 2025, l'intera produzione utilizzerà solo metalli preziosi riciclati come parte di un piano per garantire che le operazioni siano neutre in termini di carbonio entro quattro anni.

 

 

Come si producono i diamanti sintetici

I diamanti prodotti in laboratorio da Pandora sono coltivati a partire dal carbonio con oltre il 60% di energia rinnovabile in media, un rapporto che dovrebbe salire al 100% l'anno prossimo.  I diamanti sintetici avranno le stesse caratteristiche fisiche delle pietre estratte. 

 

Il prezzo in discesa

Pandora ha sottolineato che alla base della sua decisione c'è anche il prezzo dei gioielli. Le pietre fatte in laboratorio costano circa un terzo di quelle estratte.

Questo renderà i gioielli accessibili a una platea più vasta di consumatori.

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