Francia, uccisa a coltellate una poliziotta. Morto anche l’assalitore

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L'aggressore tunisino ha accoltellato a morte una funzionaria all'interno di un commissariato di Rambouillet a 60 chilometri da Parigi. L'uomo è stato poi ucciso a sua volta dagli agenti. L'attentatore non era schedato fra le persone a rischio radicalizzazione ed era incensurato.

Una funzionaria di polizia di 49 anni addetta a funzioni amministrative è stata uccisa mentre rientrava dal pranzo nel commissariato di Rambouillet, verso le 14:30. L'aggressore è entrato armato nel commissariato e l'ha colpita con una coltellata, fatale, alla gola. Immediata la reazione degli agenti che hanno sparato contro l'uomo, centrandolo con almeno due proiettili. L'assalitore, soccorso,  è morto poco dopo nonostante i tentativi di rianimarlo. La polizia francese ha arrestato tre persone che, secondo una fonte giudiziaria, facevano parte dell'"entourage" del sospetto. I procuratori nazionali anti-terrorismo francesi hanno reso noto di aver aperto un'indagine sul terrorismo, coinvolgendo anche il servizio di intelligence nazionale (VIDEO).

La testimonianza

Secondo quanto riferiscono i sindacati di polizia citati da BFM-TV,  l'assalitore, un tunisino di 37 anni, avrebbe gridato "Allah Akbar". L'uomo aveva "effettuato diversi sopralluoghi" sul posto prima di entrare in azione, ha spiegato il procuratore della Repubblica, elencando gli "elementi" che hanno portato ad affidare l'inchiesta all'antiterrorismo: "Lo svolgimento dei fatti, i sopralluoghi effettuati, le modalità del delitto, la funzione della vittima ma anche le parole pronunciate dall'autore al momento della realizzazione dei fatti".

Chi era l'attentatore

Jamal, questo il nome dell'attentatore, non era schedato fra le persone a rischio radicalizzazione ed era incensurato. Aveva 37 anni ed era stato regolarizzato in Francia nel 2019.  Lo si è appreso da fonti ufficiali. Abitava nella banlieue di Parigi e la sua casa è stata perquisita. Lavorava regolarmente facendo consegne a domicilio. 

Chi era la poliziotta uccisa

Non era una poliziotta impegnata direttamente nel servizio di mantenimento dell'ordine, ma un'impiegata nell'amministrazione, non armata: Stéphanie, l'agente uccisa oggi con diverse coltellate alla gola da un tunisino che ha gridato Allah Akbar, era "una madre di famiglia" e "una collega modello", dicono i poliziotti del commissariato di Rambouillet, dove è avvenuto il delitto. La donna, che aveva 49 anni, era "uscita dal commissariato per fare alcuni acquisti e per aggiornare il disco orario per il parcheggio della sua auto", ha riferito un collega alla tv BFM.

 

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