Giordania, sventato colpo di Stato contro il re Abdallah II: raffica di arresti

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Le forze di sicurezza hanno eseguito l'operazione per "ragioni di sicurezza". Gli arrestati sono accusati di sospetto "complotto" contro il sovrano. Tra di loro ci sarebbe anche il fratellastro del monarca, Hamzah bin Hussein. “Sono agli arresti domiciliari”, dice in un video. Amman nega l'arresto, ma conferma il suo coinvolgimento: il capo di stato maggiore ha fatto sapere che al principe è stato intimato di astenersi da spostamenti e da altre attività che potrebbero essere sfruttate per destabilizzare il Paese

Giordania in tumulto: nel Paese è stata sventata una congiura di palazzo contro re Abdallah II. Le forze di sicurezza hanno arrestato una ventina di personaggi eccellenti, accusati di sospetto "complotto" contro il sovrano. Tra questi, come da lui stesso confermato, c'è anche il fratellastro del monarca, il principe Hamzah bin Hussein. Amman ufficialmente nega l'arresto del principe, ma conferma il suo coinvolgimento. Gli arresti sono stati motivati con "ragioni di sicurezza" dopo "un attento monitoraggio", ma i dettagli non sono ancora chiari. L'agenzia Petra cita una fonte "ben informata" secondo la quale è stata aperta una indagine per far luce sull'intera vicenda definita una "minaccia alla stabilità del Paese". Tra le persone fermate ci sarebbero anche Sharif Hassan Bin Zaid e Basem Ibrahim Awad Allah: il primo - secondo fonti di stampa - è legato al principe Ali Ben Hussein, fratello del re, mentre il secondo è stato capo ufficio della Casa Reale. 

Il principe Hamzah: "Sono agli arresti domiciliari"

Intanto, il principe Hamzah bin Hussein è apparso in un video fatto avere alla Bbc dal suo avvocato. Il fratellastro di re Abdallah di Giordania sostiene di "essere stato posto questa mattina (sabato 3 aprile, ndr) agli arresti domiciliari" e di "non essere lui il responsabile del crollo della governance, della corruzione e dell'incompetenza che è prevalsa nel governo negli ultimi 15-20 anni e che ora sta peggiorando". "Siamo al punto in cui nessuno è in grado di parlare o esprimere opinioni su qualsiasi cosa senza essere vittima di bullismo, arrestato, molestato e minacciato", ha aggiunto. Nel filmato, Hamzah spiega di aver avuto “una visita del capo di stato maggiore delle forze armate giordane che mi ha informato che non mi era permesso uscire, comunicare o incontrare persone perché durante incontri a cui avevo partecipato - o sui social o durante visite da me compiute - erano state espresse critiche al governo o al re". Precisa di non essere stato accusato di aver fatto lui stesso le critiche. L'esercito ha smentito questo arresto. Il capo di stato maggiore giordano, generale Yousef al Huneiti, ha fatto sapere che ad Hamzah è stato intimato di astenersi da spostamenti e da altre attività che potrebbero essere sfruttate per destabilizzare il regno hashemita.

Regina Noor: contro mio figlio calunnia malvagia

"Una calunnia malvagia". Cosi la regina Noor, vedova di re Hussein e madre del principe Hamzah, ha definito le accuse delle autorità giordane contro il figlio. "Prego che la verità e la giustizia - ha scritto su Twitter ripresa da diversi media - prevalgano per tutti gli innocenti vittime di questa malvagia calunnia. Dio li benedica e li preservi".

Vicepremier: Hamzah ha distorto i fatti 

Il vice premier giordano al-Safadi ha attaccato i video diffusi dal principe Hamzah accusandolo di aver "distorto i fatti, invocando simpatia locale e straniera". "Le persone attorno al principe Hamzah - ha poi aggiunto - comunicavano con entità che definivano se stesse 'opposizione esterna'". "Le indagini hanno messo in luce contatti con entità straniere", ha detto ancora al- Safadi aggiungendo che "tutte le azioni, le mosse contenute, sono state stroncate sul nascere". "I servizi di sicurezza - ha continuato il vice premier citato dalla Petra - hanno raccomandato a re Abdallah II di deferire tali attività al Tribunale per la sicurezza dello Stato. Il re ha preferito iniziare la conversazione con il principe Hamzah in un contesto ristretto".

L'ex erede al trono e le critiche alla corruzione in Giordania

Hamzah è figlio della regina Noor (di nascita americana), quarta moglie del defunto re Hussein ed è quindi fratellastro di Abdallah II che invece è figlio della regina Muna (di nascita britannica), seconda moglie dell'ex monarca. Hamzah - nato nel 1980 - fu nominato da Abdallah Principe della corona nel 1999. Una posizione che ha ricoperto fino al 2004 quando Abdallah stesso ritornò sulla sua decisione. Di Hamzah i media hanno ricordato le critiche alla corruzione in Giordania. L'ex consigliere del re nonché ex ministro delle Finanze, Bassem Awadallah - con studi negli Usa e confidente di lungo corso del sovrano - è stato invece arrestato insieme a Sharif Hassan Ben Zaid, membro della famiglia reale ed ex inviato del re in Arabia Saudita. Arresti ai vertici dello Stato e di membri della famiglia reale sono rari in Giordania. Awadallah, che era stato uno dei promotori delle riforme economiche nel Paese prima di dimettersi nel 2008, ha subito a lungo la resistenza da parte della vecchia guardia. I potenti servizi segreti giordani, con una pervasiva influenza nella vita pubblica, hanno giocato un ruolo pubblico sempre maggiore da quando e' stata introdotta la legge d'emergenza all'inizio della pandemia l'anno scorso e che secondo molti gruppi di civici viola i diritti civili e politici.

"Situazione sotto controllo"

Il Jerusalem Post ha detto che tra i venti arrestati ci sono uomini vicini all'ex Principe della corona, incluso il direttore del suo ufficio Yasser Sulieman al-Majali. Tra i fermati anche il direttore del Palazzo di Hamzah, Adnan Abu Hammad. La Giordania - che ha un trattato di pace con Israele - ha informato, secondo il sito Walla, lo stato ebraico che "la situazione è sotto controllo" è che non c'è pericolo per la stabilità del regno hashemita a causa dell'ondata degli arresti compiuti oggi. Il messaggio è stato trasmesso da fonti ufficiali giordane alle loro controparti israeliane.

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