Il Governo di Madrid ha approvato la proposta del partito di sinistra Mas Paìs di ridurre a 32 ore la settimana lavorativa per consentire ai lavoratori di trascorrere meno tempo in ufficio a parità di retribuzione
La Spagna potrebbe diventare uno dei primi Paesi al mondo a provare la settimana lavorativa di quattro giorni dopo che il governo ha accettato di lanciare un progetto pilota per le aziende interessate all'idea.
Il progetto
Iñigo Errejón del partito di sinistra Más País (promotore del progetto) ha annunciato su Twitter che si tratta di una proposta epocale. Presentata dai suoi sostenitori come un mezzo per aumentare la produttività, migliorare la salute mentale dei lavoratori e combattere il cambiamento climatico, la proposta ha assunto un nuovo significato poiché proprio il Covid-19 acuisce le questioni relative al benessere, allo stress e all’equilibrio tra lavoro e vita privata. Errejón ha aggiunto che la “Spagna è uno dei paesi in cui si lavorano più ore al giorno in Europa ma allo stesso tempo non è tra i paesi più produttivi”. La conclusione alla quale è giunto è che la produttività non sia direttamente proporzionale alle ore lavorate.
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I costi
La proposta di Mas Paìs, per incentivare le aziende ad adottare la nuova misura, è di coprire i costi per chi riduce la settimana lavorativa del 100% nel primo anno, 50% nel secondo e 33% nel terzo. Secondo le stime del partito, a queste condizioni parteciperebbero circa 200 imprese e sarebbero coinvolti dai 3.000 ai 6.000 lavoratori. La speranza di Mas País è quella di replicare l’esperienza dell’azienda spagnola Software Delsol, che lo scorso anno ha implementato la settimana lavorativa da 4 giorni con un conseguente calo dell’assenteismo, aumento della produttività e soddisfazione dei lavoratori.