Olimpiadi di Tokyo, Seiko Hashimoto sostituisce Yoshiro Mori alla presidenza

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La ministra per lo Sport giapponese con la delega alla preparazione delle Olimpiadi sarà alla guida del comitato organizzatore dei giochi olimpici con una commissione ad hoc, istituita a seguito delle dimissioni dell'ex presidente per le polemiche sollevate da alcune sue frasi sessiste

Dopo le dimissioni di Yoshiro Mori, presidente del comitato organizzatore delle prossime olimpiadi di Tokyo, arrivate dopo le polemiche sollevate da alcune sue frasi sessiste, è stata nominata al suo posto Seiko Hashimoto, ministra per lo Sport con la delega alla preparazione delle Olimpiadi. A lei il compito di guidare il Paese verso l'appuntamento sportivo più imporante dell'anno, rimandato dal 2020 al 2021 a causa della pandemia di Covid-19 (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

La presidente è un'ex atleta olimpica di pattinaggio e ciclismo

"Non risparmierò alcuno sforzo per il successo dei Giochi di Tokyo", ha detto la 56 enne dopo aver accettato l'incarico. Dopo una lunga carriera agonistica, eletta per la prima volta in Parlamento nel 1995, Hashimoto è stata giudicata conforme ai cinque criteri considerati fondamentali per il nuovo incarico: ampia conoscenza dei capisaldi dell'Agenda Olimpica - tra cui la promozione delle pari opportunità, il rispetto delle diversità e l'inclusione di genere -, la capacità di valorizzare tali principi durante la preparazione dei Giochi fino ad elevarli a cardini dell'eredità di Tokyo 2020, l'esperienza sulla scena mondiale, il profilo internazionale e il senso di consapevolezza nello svolgimento del suo ruolo. Hashimoto ha partecipato a sette edizioni delle Olimpiadi, estive e invernali, come ciclista e pattinatrice di velocità su ghiaccio, e per quest'ultima disciplina, nella gara dei 1.500 metri, ha vinto una medaglia di bronzo ai Giochi di Albertville del 1992.

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Olimpiadi, presidente Mori verso le dimissioni dopo frasi sessiste

Creata una nuova commissione ad hoc

La nuova presidente scelta al timone del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici giapponesi guiderà una commissione ad hoc, istituita a seguito delle dimissioni repentine dell'ex presidente Yoshiro Mori. Qualche settimana fa aveva scatenato polemiche in tutto il mondo, sportivo e non, per aver dichiarato che "le riunioni a cui partecipano troppe donne in genere vanno avanti più del necessario”. Si era subito scusato per la frase, per poi annunciare le dimissioni alcuni giorni dopo. Il dirigente 83enne non era nuovo a questo tipo di exploit: come presidente della Federazione di rugby, aveva descritto così il forte senso di rivalità presente tra il gentil sesso. "Se una di loro alza la mano per intervenire, le altre si sentono obbligate a rispondere, e si finisce che tutte quante si ritrovano a partecipare", aveva dichiarato.

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Le dimissioni lampo del presidente
 

Pochi giorni dopo le scuse dell'ormai ex presidente Mori, il Cio (comitato olimpico internazionale) che inizialmente aveva detto di considerare la vicenda chiusa con le sue scuse, aveva definito le dichiarazioni di Mori "assolutamente inappropriate", prendendo atto del disappunto del pubblico e degli atleti. Anche gli sponsor dei Giochi Olimpici hanno fatto sentire la propria voce: il numero uno della Toyota, Akio Toyoda, tramite un portavoce aveva detto di considerare le parole di Mori "spiacevoli e certamente non in linea con i valori in cui la casa auto crede". Le dimissioni uifficiali del presidente sono arrivate il 12 febbraio. Ora Seiko Hashimoto, che non fa parte del board esecutivo di Tokyo 2020, dovrà essere eletta membro del comitato prima di essere designata presidente.

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