Covid, 1.500 italiani bloccati in Brasile. L'ambasciatore: "Serve provvedimento ad hoc"

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Fino al 15 febbraio è in vigore il blocco degli ingressi dal Paese sudamericano, che non prevede eccezioni, prorogato dal ministro della Salute Roberto Speranza a causa della pericolosa variante locale del virus. L'ambasciatore a Brasilia Francesco Azzarello: "Cittadini italiani angosciati, chiedono il rientro sottoponendosi a tutti i controlli necessari"

Sono circa 1.500 i residenti in Italia bloccati in Brasile a causa del Covid (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE) e dell’aggravarsi della pandemia nel Paese sudamericano per la variante locale. Il 30 gennaio il ministro della Salute Roberto Speranza ha prorogato fino al 15 febbraio il blocco dei voli dal Brasile - scattato il 16 gennaio - e il divieto di ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato. “Al momento, non sono previste eccezioni”, si legge sul sito del ministero della Salute. "Il sentimento dominante fra i residenti in Italia bloccati in Brasile è "di costernazione, frustrazione e crescente angoscia", commenta all’Agi l'ambasciatore d'Italia a Brasilia, Francesco Azzarello. La soluzione auspicata – spiega il diplomatico – è un “semplice provvedimento ad hoc, prima della scadenza, a favore dei soli residenti in Italia".

Bloccati anche brasiliani che lavorano da tempo in Italia

L’ambasciatore Azzarello ha spiegato inoltre che "dalla dettagliata mappatura che la rete diplomatico-consolare ha effettuato vi sono circa 1.500 residenti bloccati, moltissimi italiani, ma anche mogli brasiliane e tanti minori". "Da metà dicembre a metà gennaio - ha ricordato il diplomatico – in Brasile è estate, un periodo di vacanza in cui le famiglie si riuniscono. Fra i bloccati vi sono anche brasiliani che lavorano da tempo in Italia, dove la loro comunità è di circa 130.000 persone. Attenzione a non confondere i 1.500 residenti in Italia qui bloccati con i 640.000 italiani residenti in Brasile".

Chiesto un provvedimento ad hoc

"I residenti in Italia - ha spiegato l'ambasciatore – chiedono di poter rientrare alle proprie case, famiglie e lavoro, sottoponendosi ovviamente a quarantena, tamponi e controlli di rito. Abbiamo anche richieste di voli speciali. Più passa il tempo più difficile sarà il rientro con voli indiretti, giacché le misure restrittive di un numero crescente di Paesi rendono sempre più complesso il viaggio". Conclude Azzarello: "La soluzione al problema è quella invocata dai circa 1.500 bloccati, poter rientrare sottoponendosi a tutti i controlli ritenuti necessari dal ministero della salute”.

Aeroporto di Linate Boarding Check (Milano - 2020-02-12, Carlo Cozzoli) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Pandemia ancora grave in Brasile

In Brasile intanto continua a preoccupare l’andamento della pandemia: nell’ultima giornata ha registrato 1.239 morti e 50.872 contagi, secondo il Consiglio delle autorità per la salute. Il bilancio totale delle vittime sale a 230.034, mentre i contagi dall'inizio della pandemia sono 9.447.165. Rio de Janeiro ha superato San Paolo per numero di vittime di Covid-19, nonostante abbia la metà degli abitanti. Nella capitale carioca le vittime sono 17.535 contro le 17.491 di San Paolo.

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