Si chiama “Paediatric Inflammatory Multi-System Syndrome” (PIMS) ed è una nuova malattia che sta colpendo, nel Regno Unito, soprattutto i bambini. Sindrome post-virale che un bambino su 5.000 può contrarre circa un mese dopo aver avuto il Covid-19, comporta eruzioni cutanee, una temperatura corporea fino a 40 °C, pressione sanguigna molto bassa, problemi addominali. Due bambini sembrano essere morti a causa di questo nuovo morbo.
Nel Regno Unito fortemente colpito dall'emergenza coronavirus, ogni settimana, circa cento bambini vengono ricoverati in ospedale con una malattia rara che può presentarsi anche settimane dopo aver contratto il Covid-19, portandoli anche in terapia intensiva.
Quando il “Paediatric Inflammatory Multi-System Syndrome” (PIMS) è emerso nella prima ondata della pandemia, ha causato confusione tra i medici, preoccupazione tra i capi del Sistema Sanitario Nazionale (NHS) ma soprattutto tra i genitori. Inizialmente si pensava fosse la malattia di Kawasaki, una condizione rara che colpisce principalmente bambini e neonati. Ma il PIMS è stato riconosciuto come una nuova, differente sindrome post-virale che un bambino su 5.000 può contrarre circa un mese dopo aver avuto il Covid-19.
Quali sono i sintomi di questo nuovo morbo?
Questa nuova malattia comporta eruzioni cutanee, una temperatura corporea fino a 40 °C, pressione sanguigna pericolosamente bassa, problemi addominali e, nei casi gravi, ci possono essere sintomi di shock tossico o sepsi potenzialmente fatale. Dall'inizio della pandemia, due bimbi sembrano essere morti di PIMS nel Regno Unito.
Secondo gli specialisti, i bambini colpiti sono molti di più in questa seconda fase della pandemia rispetto alla prima, con ospedali che hanno ammesso fino a 100 giovani a settimana durante la seconda ondata, rispetto a circa 30 a settimana dello scorso aprile.
Dove si sono registrati più casi?
Ogni giorno, dall’inizio di gennaio, dai 12 ai 15 bambini sembra si siano ammalati di PIMS. I casi sono emersi in molte zone del Paese, ma la maggior parte si è verificata a Londra e nel sud-est dell'Inghilterra, aree in cui la nuova variante inglese del coronavirus ha provocato un forte aumento delle infezioni.