La storia di Dominic Ongwen, ex bambino soldato condannato per crimini di guerra

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Colpevole di crimini di guerra e crimini contro l’umanità: con questa sentenza della Corte penale internazionale si conclude la vicenda giudiziaria a carico del 45enne Dominic Ongwen, ex bambino soldato diventato un signore della guerra nel Nord dell'Uganda tra il 2002 e il 2005. Rischia l'ergastolo. Tra i crimini la gravidanza forzata legata a donne tenute come schiave sessuali

"Non esiste alcun motivo che escluda la responsabilità penale di Dominic Ongwen. La sua colpa è stata accertata oltre ogni ragionevole dubbio" ha dichiarato il giudice Bertram Schmitt, leggendo il verdetto nel Tribunale dell'Aja.

Ongwen, ora 45enne, è risultato colpevole di 61 dei 70 capi di imputazione a suo carico per crimini contro l’umanità: reati efferati tra i quali omicidio, stupro, tortura, schiavitù sessuale e reclutamento di bambini soldato, perpetrati tra il 2002 e il 2005 nel Nord del suo Paese, l'Uganda, quando guidava una brigata del Lord’s Resistance Army (LRA), uno dei gruppi armati più brutali di tutta l'Africa. Per più di 20 anni l'esercito ha seminato il terrore nel Nord dell'Uganda prima di ritirarsi nei vicini Sud Sudan e Repubblica democratica del Congo.

La storia di Dominic Ongwen, da vittima a carnefice

Ma prima di diventare carnefice e ordinare rapimenti ed uccisioni di civili, anche di bambini, Ongwen è stato una vittima.

Nato nel 1975 nel villaggio di Choorum, nella contea di Kilak, nel distretto di Amuru, Dominic era solo un bambino quando, sul cammino verso la scuola elementare, probabilmente a nove/dieci anni, fu rapito dai ribelli dell'LRA. I genitori, appena saputo del rapimento del figlio, decisero di fronteggiare i ribelli, ma entrambi rimasero uccisi in un attacco. Ongwen, rimasto orfano, a quel punto divenne un bambino soldato.

 

Nei riti di iniziazione fu costretto ad assistere ai violenti rituali delle persone che venivano uccise e successivamente fu indottrinato da uno dei massimi leader LRA, Vincent Otti. A soli 18 anni Ongwen fu promosso maggiore e due anni dopo entrò come brigadiere nella Sinia Brigade, una delle quattro principali brigate della ribellione, battezzato con il soprannome di "White Ant".

 

Ha avuto almeno 7 mogli e 11 figli - secondo alcune fonti 20 - e con una di loro, Florence Ayot, pianificò la fuga dai ranghi ribelli. Dopo essere stato scoperto, però, Ongwen fu disarmato e imprigionato per qualche settimana.

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