Covid, media tedeschi: vaccino AstraZeneca efficace all’8% su over 65. Azienda smentisce

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Secondo alcuni giornali tedeschi, che citano le stime del governo di Berlino, il siero sviluppato con l’Università di Oxford avrebbe un impatto estremamente ridotto sulle persone che hanno più di 65 anni. La società ha replicato parlando di notizie “completamente sbagliate”. Intanto, mentre si attende la decisione dell’Ema sull'approvazione, l’Ue si dice “insoddisfatta per la mancanza di chiarezza e le spiegazioni insufficienti” sui ritardi nella distribuzione delle dosi

Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, sviluppato con l’Università di Oxford, avrebbe un impatto estremamente ridotto sulle persone che hanno più di 65 anni. A dirlo sono alcuni giornali tedeschi, tra cui Handelsblatt e Bild, che citano le stime del governo di Berlino. Secondo la stampa tedesca, l’efficacia tra gli over 65 sarebbe dell’8%. Un dato che, se confermato, metterebbe in dubbio l’idoneità del siero per gli anziani e segnerebbe una frenata nei programmi di vaccinazione di massa nel Paese. Le autorità tedesche, sempre secondo alcuni media locali, avrebbero anche dei dubbi sull’approvazione del vaccino per questa fascia d’età da parte dell’Ema (l'Agenzia del farmaco Ue). AstraZeneca ha smentito, replicando che le notizie sulla bassa efficacia sugli anziani sono “completamente sbagliate”. Intanto, l’Ema ha confermato che prenderà una decisione sul vaccino anti-Covid questa settimana (COVID: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - SPECIALE VACCINI).

I ritardi nella consegna delle dosi

Ma la notizia della scarsa efficacia per gli over 65, se vera, potrebbe rappresentare un nuovo colpo per AstraZeneca, dopo che nei giorni scorsi l’azienda ha comunicato all’Unione europea che potrebbero esserci dei ritardi nella distribuzione e consegna delle dosi. In giornata ci sono stati dei colloqui per cercare di capire il nuovo calendario. “Le discussioni con AstraZeneca ci hanno lasciato insoddisfatti per la mancanza di chiarezza e le spiegazioni insufficienti”, ha scritto su Twitter Stella Kyriakides, commissaria Ue alla Salute, al termine di due confronti con la società. “Gli Stati membri – ha aggiunto – sono uniti: gli sviluppatori di vaccini hanno responsabilità sociali e contrattuali da rispettare. Abbiamo chiesto un piano dettagliato di spedizioni dei vaccini e quando verranno distribuiti agli Stati”. La commissaria ha annunciato che mercoledì ci sarà un nuovo incontro con l'azienda. In precedenza, aveva definito “non accettabile” il “nuovo calendario di consegne dei vaccini" di AstraZeneca. "Vogliamo sapere quante dosi sono state prodotte, dove e a chi sono state consegnate. L'Ue è pronta a compiere ogni azione per proteggere i cittadini”, aveva ribadito. Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio con l'ad di AstraZeneca Pascal Claude Roland Soriot, ricordando che l'Ue si attende “una consegna nei tempi previsti”.

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