Covid, Cina: si dimette il sindaco di Wuhan

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Alla vigilia del primo anniversario del lockdown dei suoi 11 milioni di cittadini, Zhou Xianwang ha rassegnato le proprie dimissioni. Un anno fa rimase al suo posto, mentre i vertici provinciali del Partito comunista cinese furono rimossi

Si è dimesso Zhou Xianwang, sindaco di Wuhan, capoluogo dell'Hubei ed epicentro della pandemia di Covid-19. A riferirlo sono stati i media ufficiali di Pechino. La decisione del primo cittadino arriva alla vigilia dell'anniversario dell'inizio del lockdown dei suoi 11 milioni di residenti.

Wuhan a un anno dall'inizio del primo lockdown

Wuhan, a un anno di distanza dall'inizio del lockdown per contrastare l'emergenza Coronavirus, sembra tornare ad una situazione molto simile alla normalità, con migliaia di persone che a Capodanno si sono riversate nelle piazze a festeggiare, diversamente da quanto succedeva nel resto del mondo. Con il peggio che sembra ormai alle spalle per il capoluogo dell'Hubei, il sindaco che per primo ha dovuto gestire l'ondata epidemica, ha rassegnato le proprie dimissioni. Un anno fa Zhou rimase al suo posto, mentre i vertici provinciali del Partito comunista cinese furono rimossi. Oggi, invece, come ha riportato Xinhua, Cheng Yongwen è stato designato come vice sindaco facente funzioni di Wuhan su indicazione del Comitato permanente del Congresso del popolo municipale.

Le critiche mosse al sindaco

Tra le critiche principali mosse al sindaco di Wuhan ci fu il fatto di aver consentito a oltre 40mila persone di partecipare a una riunione del Capodanno lunare nel gennaio del 2020, quando il virus si stava diffondendo rapidamente. Proprio a inizio settimana, un rapporto provvisorio di un gruppo indipendente nominato dall'Oms ha criticato la risposta iniziale di Pechino alla crisi, affermando che "le misure di salute pubblica avrebbero potuto essere applicate con più forza", nonostante il Paese alla fine sia riuscito a portare il virus sotto controllo. Il lockdown nella provincia dell'Hubei e a Wuhan è stato revocato l'8 aprile dello scorso anno. Il bilancio ufficiale delle vittime, ad oggi, nella provincia è di 4.512 persone decedute, di cui 3.869 solo nella metropoli, a fronte dei 4.635 decessi certificati in tutto il Paese e degli oltre 87.900 casi di infezione.

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