
In tutto il mondo è scattata la corsa alle vaccinazioni. Dalle autorizzazioni ai ritardi di Pfizer in Europa, fino alle diverse strategie per le campagne vaccinali dei Paesi, ecco la situazione a livello globale a partire dall'Italia

Dalle autorizzazioni ai ritardi in Europa, alle diverse strategie dei Paesei: ecco a che punto sono i vaccini contro il coronavirus in tutto il mondo
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In Italia prosegue la campagna vaccinale con le prime somministrazioni dei richiami, che il commissario Arcuri raccomanda di effettuare con lo stesso farmaco e nei tempi del protocollo (21 giorni dalla prima iniezione per Pfizer, 28 per Moderna)

Intanto però fa discutere il taglio di 165mila dosi destinate all’Italia da parte di Pfizer: nel nostro Paese in questa settimana verranno consegnate 397.800 dosi invece delle 562.770 dosi previste. Pfizer, che gestisce autonomamente la distribuzione, ha rimodulato la quantità di dosi in arrivo in ogni Regione: Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli
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Al 18 gennaio in Italia sono state effettuate 1.153.501 vaccinazioni, riservate in questa prima fase a personale sanitario e anziani ospiti delle Rsa

Il taglio delle dosi Pfizer riguarderà tutta Europa ed è stato reso necessario, secondo l’azienda, per realizzare degli interventi programmati nello stabilimento di Puurs, in Belgio, necessari ad aumentare la produzione nei prossimi mesi

Il 12 gennaio sono arrivate in Italia anche le prime dosi del vaccino Moderna

In Europa sono due al momento i vaccini autorizzati: Pfizer/Biontech e Moderna. Si attende l’autorizzazione del vaccino AstraZeneca, che dovrebbe arrivare il 29 gennaio. L’azienda ha presentato la richiesta il 12 gennaio

Questo il "portafoglio" di vaccini che l'Unione Europea ha acquistato: 600 milioni dosi da Pfizer, 400 da Johnson&Johnson e AstraZeneca, 405 da Curevac, 300 da Sanofi e 160 da Moderna. Per un totale di oltre 2,3 miliardi di dosi (foto dal sito ufficiale della Commissione europea)

Al momento il Paese più avanti al mondo è Israele, che ha già vaccinato il 27,1% della popolazione con il prodotto Pfizer (il Paese ha già acquistato milioni di dosi del vaccino Moderna e di quello AstraZeneca). Israele è però al centro delle critiche per aver escluso circa cinque milioni di palestinesi che vivono nei territori occupati in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza

Dietro Israele ci sono Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Gran Bretagna. L’Italia è ottava al mondo (1,86% della popolazione) dietro ad altri due Paesi europei, Danimarca e Slovenia

Gli Stati Uniti hanno somministrato dosi del vaccino finora al 3,71% della popolazione, quinto Paese al mondo, con i vaccini Moderna e Pfizer

In Europa sono due al momento i vaccini autorizzati: Pfizer/Biontech e Moderna. Si attende l’autorizzazione del vaccino AstraZeneca, che dovrebbe arrivare il 29 gennaio. L’azienda ha presentato la richiesta il 12 gennaio

Questa settimana Johnson & Johnson ha pubblicato i risultati dei primi test clinici sul proprio vaccino, che è più facile da conservare e del quale potrebbe bastare una sola dose. L’Europa ha firmato un contratto per l’acquisto di 200 milioni di dosi di questo vaccino

In Gran Bretagna, la prima a utilizzare un vaccino contro il coronavirus lo scorso dicembre, le somministrazioni sono iniziate anche in alcune chiese, a causa della forte pressione a cui sono sottoposto gli ospedali britannici per i tantissimi contagi

La strategia britannica, che ha fatto discutere, è quella di dare la priorità alla somministrazione della prima dose al più largo numero di persone possibile, per dare almeno una protezione parziale, ritardando così l'iniezione della seconda dose a chi ha già ricevuto la prima. Al momento in Gran Bretagna sono state somministrate 4,31 milioni di dosi, il 5,68% della popolazione

Il 17 gennaio in Brasile, uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia, le autorità sanitarie hanno approvato l'uso di due vaccini contro il Covid-19, quello di AstraZeneca e il Coronavac, prodotto dall'azienda cinese Sinovac

Fa parlare di sé anche la strategia dell’Indonesia, dove è iniziata la campagna di vaccinazione di massa. Anziché iniziare a vaccinare subito le persone anziane, cioè quelle considerate più a rischio, il governo ha stabilito che verranno vaccinate prima le persone tra i 18 e i 59 anni

La più grande campagna vaccinale del mondo è quella partita in India, il cui governo spera di vaccinare 300 milioni di persone. Nel Paese è stato autorizzato l’uso emergenziale di due vaccini: quello di AstraZeneca, prodotto localmente dal Serum Institute of India, e quello della società indiana Bharat Biotech

Il primo Paese a registrare un vaccino contro il Covid è stata la Russia, con lo Sputnik V, che ha cominciato la sua campagna di vaccinazione il 15 dicembre. Tra i Paesi che stanno utilizzando il vaccino o lo hanno prenotato, l’Argentina, il Cile, la Bolivia, il Paraguay. In Europa l’Ungheria ha prenotato il vaccino russo oltre ai vaccini “occidentali“. La Russia ha poi stretto un accordo con l’India e Sputnik verrà utilizzato anche in Kazakistan, Uzbekistan e Nepal

La Cina ha lanciato ufficialmente il proprio programma di vaccinazione da dicembre, con il prodotto di Sinovac e ha finora somministrato 10 milioni di dosi. Anche alcuni Paesi europei hanno annunciato che acquisteranno il vaccino cinese, tra cui l’Ungheria - il presidente Orban ha accusato l’Ue di lentezza – e la Serbia. Anche la Turchia utilizza Sinovac

L'Ema ha aperto anche ai vaccini russo e cinese, come ha spiegato a SkyTg24 Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell'Agenzia europea del farmaco: "Siamo in contatto anche con gli sviluppatori del vaccino russo e di quello cinese - ha spiegato-, siamo aperti a discutere anche con loro”