Papa Francesco: "Natale 2020 con restrizioni e disagi, ma più vero"

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"Ci aiuti questa difficoltà a purificare un po' il modo di vivere il Natale, di festeggiare, uscendo dal consumismo, che sia più religioso, più autentico, più vero", ha detto il Santo Padre

"Quest'anno ci attendono restrizioni e disagi; ma pensiamo al Natale della Vergine Maria e di San Giuseppe: non furono rose e fiori! Quante difficoltà hanno avuto! Quante preoccupazioni! Eppure la fede, la speranza e l'amore li hanno guidati e sostenuti. Che sia così anche per noi!". Lo ha detto il Papa nell'udienza generale richiamando al valore del Natale, "quello vero, cioè la nascita di Gesù Cristo". "Anche ci aiuti questa difficoltà a purificare un po' il modo di vivere il Natale, di festeggiare, uscendo dal consumismo, che sia più religioso, più autentico, più vero". (AGGIORNAMENTI COVID SPECIALE).

Il valore della preghiera

"Siamo tutti foglie dello stesso albero - ha detto Papa Bergoglio - ogni distacco ci richiama alla grande pietà che dobbiamo nutrire, nella preghiera, gli uni per gli altri". Quella del Pontefice è stata una riflessione incentrata sul valore della preghiera, in particolare nei momenti della sofferenza. "Nella solitudine ci si separa da tutto e da tutti per ritrovare tutto e tutti in Dio", ha detto ricordando il "cuore compassionevole che non esclude nessuno di chi prega". Chi prega "prega per il mondo intero, portando sulle sue spalle dolori e peccati. Prega per tutti e per ciascuno: è come se fosse un' 'antenna' di Dio in questo mondo. In ogni povero che bussa alla porta, in ogni persona che ha perso il senso delle cose, chi prega vede il volto di Cristo".

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