Anelli, pepite d’oro, monili d’argento: da settembre sulla spiaggia venezuelana vengono ritrovati oggetti preziosi di ogni sorta. Una manna dal cielo per tante famiglie del villaggio, messe in ginocchio dalla crisi economica oltre che dalla pandemia globale di Covid-19
Un vero e proprio tesoro è approdato sulle rive di Guaca, piccolo villaggio di pescatori sulla costa caraibica del Venezuela. Ne scrive il New York Times e la vicenda fa il giro di siti e testate online.
Decine di ritrovamenti in pochi mesi
Una storia cominciata lo scorso settembre quando un giovane del luogo ritrovò, per primo, un medaglione d’oro con l’immagine della Madonna. Il 25enne racconta di aver cominciato a tremare e ad urlare dalla gioia. “Era la prima vola – dice – che mi capitava qualcosa di speciale”. Quel ritrovamento è apparso da subito un segno del destino per una comunità messa in ginocchio dalla crisi economica che da tempo attanaglia il Venezuela. A quella prima scoperta ne sono seguite decine altre tanto che, nel villaggio, si è scatenata una vera e propria caccia al tesoro, con decine di persone intente a scavare e rimestare nella sabbia.
Per gli abitanti sono "doni del destino"
Ad oggi sono decine i residenti di Guaca - circa 2mila anime in tutto - che possono dire di aver ricevuto uno di quei “doni del destino”. Si tratta per la gran parte di anelli d'oro ma anche monili d'argento e perfino pepite. Stando ad alcuni dei pareri raccolti, alcuni dei preziosi sarebbero di provenienza e fabbricazione europea: Belgio, Gran Bretagna. Probabilmente commercializzati all'inizio del Ventesimo secolo.