L'uomo, colpito dagli agenti, sarebbe in fin di vita. L'aggressione è avvenuta alla St. John Divine di Manhattan alla fine di un concerto di Natale. Esclusa per ora la pista terroristica. Almeno un'altra persona è rimasta ferita durante l'attacco
Sparatoria fuori della cattedrale di St. John Divine a Manhattan alla fine di un concerto di Natale. Un uomo è stato colpito dalla polizia dopo che alcuni spari erano stati esplosi sulla gradinata esterna della celebre chiesa, sede del vescovado e situata in Amsterdam Avenue, nel quartiere di Morningside Heights, ad Harlem, a due passi dal Central Park. Tra i presenti si è scatenato il panico con molte persone che si sono riparate dietro le auto parcheggiate. Da una prima ricostruzione, l'uomo che ha sparato indossava una giacca rossa e urlava dicendo di voler essere ucciso. Con sé aveva almeno due armi da fuoco. Ad intervenire sarebbero stati gli agenti di pattuglia attorno alla chiesa. L'aggressore, raccontano i testimoni, avrebbe quindi cominciato a sparare prima in aria poi verso i poliziotti che hanno immediatamente risposto al fuoco colpendolo. Trasportato in ospedale sarebbe in pericolo di vita.
La polizia esclude l'attentato terroristico
Dalle prime informazioni, un'altra persona sarebbe rimasta ferita ma non si conoscono le sue condizioni, né se si tratti di un agente. Ancora sconosciute le reali intenzioni dell'uomo che ha aperto il fuoco, anche se gli investigatori, dalla dinamica raccontata dai testimoni, sembrano escludere l'azione premeditata o di stampo terroristico, propendendo piuttosto per il gesto di una persona mentalmente instabile. È la seconda volta in tre giorni che a Manhattan scatta l'allarme. Venerdì pomeriggio un'auto aveva travolto un corteo di manifestanti organizzato dal movimento Black Lives Matter. La guidatrice è stata arrestata ma a alla fine le è stato imputato solo il reato di guida pericolosa.