
In testa, a pari merito, anche Hong Kong. Il Covid ha fatto perdere valore al dollaro USA, mentre le valute dell'Europa occidentale e dell'Asia settentrionale si sono rafforzate, con conseguenze sul prezzo dei beni e dei servizi. LA FOTOGALLERY

Il settimanale The Economist ha pubblicato un rapporto sulle città più care al mondo. L’indagine valuta 133 centri urbani confrontando il prezzo di un paniere di 138 articoli di uso quotidiano
Coronavirus, le città a confronto prima e dopo il lockdown
L'impatto della pandemia sul dollaro è il fattore principale del costo della vita in molti Paesi: "Il Covid-19 ha fatto perdere valore al dollaro USA – riposta la rivista - mentre le valute dell'Europa occidentale e dell'Asia settentrionale si sono rafforzate, con conseguenze sul prezzo dei beni e dei servizi"
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Ovunque, il costo della vita è sceso in linea con i prezzi dell'abbigliamento, che ha subito un netto calo delle vendite a causa del lockdown. Contestualmente, la diffusione dello smart working ha portato a un'impennata degli acquisti di elettronica, la categoria di prodotti che secondo lo studio ha visto il maggiore aumento dei prezzi
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“L’aumento più rilevante è quello di Teheran – sottolinea l’Economist - che ha scalato la scala dalla posizione 106 alla 79 a causa delle sanzioni statunitensi che incidono sulle forniture”

Mosca si colloca alla posizione 106, Delhi alla 121. Seguono Damasco, in Siria, Tashkent in Uzbekistan, Lusaka in Zambia, Caracas (Venezuela) e Almaty, Kazakistan

Gli ultimi 10 posti spettano a Karachi (Pakistan), Buenos Aires (Argentina, in foto), Algeri (Algeria) e Bangalore e Chennai, in India. Il governo argentino ha introdotto controlli sui prezzi durante la pandemia, misura che potrebbe spiegare la posizione della capitale