
Perù, uccisi due manifestanti durante le proteste. Presidente Merino si dimette. LE FOTO
Almeno due manifestanti sono rimasti uccisi nel corso degli scontri con la polizia che si sono scatenati a Lima durante una nuova giornata di proteste in piazza contro la destituzione dell'ex presidente Martìn Vizcarra e il governo di transizione di Manuel Merino. Il presidente, esortato dal Parlamento, ha lasciato il suo incarico e 13 ministri si sono dimessi

In Perù, dopo le proteste di piazza contro la destituzione dell'ex presidente Martìn Vizcarra e il governo di transizione, il presidente Manuel Merino ha deciso di dimettersi
Proteste in Perù, il presidente Merino si dimette
Almeno due manifestanti sono rimasti uccisi nel corso degli scontri con la polizia a Lima
Morti due manifestanti. VIDEO
I due ragazzi morti sono due studenti universitari di 22 e 25 anni
Le immagini degli scontri
La situazione di tensione ha avuto immediati riflessi a livello politico con le dimissioni a catena di 13 dei 18 ministri del governo formato dal presidente ad interim Manuel Merino soltanto tre giorni fa. Poi sono arrivate le dimissioni dello stesso Merino, su esortazione del Parlamento

Ieri (14 novembre), erano anche arrivate le parole dello scrittore peruviano Mario Vargas Llosa. Il Premio Nobel della Letteratura 2010 ritiene che nel processo di destituzione del presidente Martín Vizcarra il Congresso (Parlamento unicamerale) "ha violato la Costituzione"

Vargas Llosa, in un’intervista, aveva dichiarato: "Credo si tratti di un fatto deplorevole, come hanno segnalato molti giuristi peruviani, fra cui l'ex premier Pedro Cateriano, il quale ha bollato il comportamento del Congresso di autentico colpo di Stato". Ritengo, ha proseguito sulla stessa linea, che "la Costituzione peruviana sia molto chiara: un presidente può essere accusato, ma solo può essere indagato al termine del suo mandato, e con tutta evidenza il Parlamento ha violato la Costituzione con la sua azione"

Vargas Llosa aveva poi aggiunto che "si deve condannare il comportamento della polizia che è stata particolarmente violenta con alcuni manifestanti che stavano dimostrando pacificamente contro la decisione di questo Parlamento”

Vizcarra è stato destituito con 105 dei 130 voti del Parlamento per "incapacità morale permanente" riguardante per presunte tangenti ricevute quando era governatore di Moquegua nel 2011

Alcuni giorni fa, in occasione del giuramento dei suoi ministri, Merino aveva invitato la popolazione alla "calma e alla tranquillità", sottolineando che il suo esecutivo avrebbe dovuto accompagnare il Paese alle elezioni previste per l'11 aprile 2021. Vizcarra ha difeso il diritto dei peruviani di portare avanti proteste contro Merino - iniziate martedì - chiedendo in ogni caso che le manifestazioni fossero pacifiche

Due giorni fa anche l'ufficio delle Nazioni Unite in Perù aveva espresso la sua "profonda preoccupazione per le azioni delle forze dell'ordine nel contesto delle proteste avvenute negli ultimi giorni" nel Paese contro la destituzione dell'ex presidente Martin Vizcarra e il governo di transizione di Manuel Merino






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