
Risultati elezioni Usa 2020, Biden o Trump? Cosa sappiamo e cosa potrebbe succedere
L’ex vice di Obama sembrerebbe ad un passo dai 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca: i successi in Michigan e Wisconsin danno al candidato democratico un vantaggio. L’attuale presidente però non ci sta e annuncia ricorsi che potrebbero far slittare il verdetto finale

BIDEN VICINO ALLA VITTORIA - Joe Biden è a un passo dai 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca. Dopo la vittoria di Michigan e Wisconsin al candidato democratico basta vincere uno tra il Nevada, dove è in vantaggio, o degli Stati chiave della Georgia, della North Carolina o della Pennsylvania dove è invece in vantaggio Donald Trump. Attualmente il candidato democratico è a quota 264 grandi elettori
Elezioni Usa: gli aggiornamenti in diretta
"È chiaro che vinceremo abbastanza Stati per ottenere i 270 voti", ha affermato lo stesso Biden "ma non sono qui - ha aggiunto - per dichiarare che abbiamo vinto, ma solo per dirvi che quando il conteggio sarà finito riteniamo che saremo noi i vincitori"
Usa 2020, proteste contro i ricorsi di Trump: "Conta ogni voto"
LA REAZIONE DI TRUMP - Donald Trump però non ci sta. E se la campagna elettorale del 2020 è stata una delle più tese e divisive della storia recente, il post-elezioni rischia di essere ancora peggiore, con la prospettiva di una battaglia legale infinita sul voto per posta e il conteggio delle schede, e un'incertezza che si teme possa sfociare anche in tensioni sociali e disordini
Elezioni Usa 2020, i meme e i post più divertenti sullo scontro Trump-Biden
MINACCIA RICORSI - La principale minaccia di Trump è il ricorso alla Corte Suprema, quella che lui stesso in quattro anni ha blindato con la nomina di tre giudici conservatori, plasmando una maggioranza di sei a tre che mette l'ala liberal dell'Alta Corte in netta minoranza

COSA PUO' FARE LA CORTE SUPREMA - Il ricorso senza precedenti al voto anticipato (oltre 100 milioni di schede), in gran parte effettuato per posta, a causa della pandemia e dei timori di contagi ai seggi, potrebbe così innescare una complicata battaglia legale. La Corte suprema è infatti l'ultima corte d'appello negli Stati Uniti e ha la facoltà di decidere quali casi esaminare, in gran parte in relazione alle impugnazioni nei tribunali inferiori

AZIONI LEGALI DEL TYCOON - La sua campagna ha annunciato un'azione legale in Michigan e Pennsylvania per sospendere immediatamente il conteggio dei voti fino a quando non sarà garantito allo staff del presidente un significativo accesso nelle stanze dello scrutinio, per controllare che tutto proceda regolarmente. Ed è pronta anche a chiedere il riconteggio dei voti in Wisconsin

IL CASO ARIZONA - E mentre scoppia la polemica per l’assegnazione, secondo Trump prematura, dell’Arizona a Biden (con 16 grandi elettori che sarebbero stati attribuiti all’ex vice di Obama portandolo ad un passo dalla vittoria), l’entourage del tycoon valuta una causa proprio in Arizona e nel Nevada

In teoria entro l'8 dicembre tutte le eventuali controversie sul voto dovranno essere concluse, perché pochi giorni dopo, il 14 dicembre, è il giorno del Collegio Elettorale, quando i 538 elettori dovranno eleggere formalmente il presidente

LA POSIZIONE DI NANCY PELOSI - Ma nelle ultime ore la speaker della Camera Nancy Pelosi, terza carica dello Stato, ha ribadito che a decidere sul presidente sarà proprio la Camera dei Rappresentanti del Congresso americano se, arrivati al 6 gennaio, dovesse perdurare la situazione di stallo

GLI EQUILIBRI - Intanto si cominciano a delineare gli equilibri del Congresso degli Stati Uniti, che sembra destinato a rimanere spaccato. Il Gop verso la maggioranza al Senato, i democratici dovrebbero mantenere il controllo della Camera dei Rappresentanti

SI CHIEDONO ELEZIONI EQUE - Manifestazioni e cortei per chiedere elezioni eque sono state organizzate dagli elettori di Biden in molte città americane, tra cui Detroit, Philadelphia, Baltimora e Chicago

MANIFESTAZIONI E ARRESTI - E mentre lo spoglio non è ancora terminato, arrivano arresti a New York, Minneapolis e Portland. I dimostranti protestano contro le azioni legali dei repubblicani per fermare il conteggio delle schede invocato da Trump