Si affievoliscono le speranze di trovare altri superstiti, anche se i soccorritori continuano a scavare sotto le macerie a due giorni dal sisma che ha provocato anche un piccolo tsunami al largo dell’isola greca di Samos. A Bayrakli nella notte, secondo i media, un uomo è stato estratto vivo dalle macerie, 33 ore dopo la scossa
Sale a 64 il numero delle vittime e a 949 il bilancio dei feriti del terremoto avvenuto venerdì pomeriggio nel Mar Egeo, a sud-ovest di Smirne, la terza città più grande della Turchia, e vicino all'isola greca di Samos. Si continua a scavare sotto le macerie di 8 dei 20 edifici crollati, ma secondo le autorità turche è ormai vana la speranza di trovare altri sopravvissuti. La scossa è stata valutata a 7 gradi della scala Richter dall'American Institute of Geophysics (Usgs) e 6,6 dalle autorità turche e ha provocato un piccolo tsunami al largo di Samos. Secondo l'osservatorio sismologico turco, in seguito alla scossa principale si sono verificate 947 scosse di assestamento, 43 delle quali di magnitudo superiore a 4 gradi.
Potrebbero esserci ancora persone sotto le macerie
A Bayrakli, la città più colpita, squadre di soccorritori hanno sgombrato cemento e travi, scavano tra i resti di un condominio, sotto lo sguardo preoccupato dei residenti. Poche ore dopo hanno recuperato dalle macerie i corpi senza vita di tre membri della stessa famiglia, tra cui un bambino. mentre nella notte. Secondo i media, invece, un uomo è stato estratto vivo dalle macerie, 33 ore dopo la scossa. Secondo un soccorritore, sotto le macerie di un edificio potrebbero esserci ancora una decina di persone. Molti abitanti hanno trascorso una seconda notte all'aperto, per paura delle scosse di assestamento: sono state allestite tende per ospitare le famiglie e i volontari hanno distribuito pasti caldi.
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