Alexandria Ocasio-Cortez contro Trump: "Mi chiami con il nome completo, non AOC"

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Valentina Clemente

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Alexandria Ocasio-Cortez, classe 1989, a 29 anni è stata eletta al Congresso statunitense, per il Partito Democratico. Barista prima di candidarsi, è la più giovane deputata della storia americana e, sin dal primo giorno di attività, si è battuta per i più deboli e per le donne. Che, ancora una volta, difende dagli attacchi di alcuni membri del Partito Repubblicano. Trump, ovviamente, incluso. Vediamo come e soprattutto perché.

Giovane, preparata e bella. Ma soprattutto Alexandria Ocasio-Cortez, per tutti AOC. O meglio: quasi tutti. La grintosa deputata del Bronx, la più giovane eletta alla carica parlamentare nella storia statunitense, mette tutti in riga. Anche il presidente Trump, reo di averla nominata, parlando di Green deal, durante il dibattito di Nashville.

Ma andiamo con ordine.

Il presidente, incalzato sui temi ambientali, di cui Ocasio è da sempre sostenitrice, non ha perso tempo per citare proprio lei. Usando, però, il diminutivo AOC e non il nome completo. La prima reazione della newyorkese di origini portoricane è stata di sorpresa: se me l’avessero detto tre anni fa, mentre facevo la barista per aiutare la mia famiglia, non ci avrei mai creduto – ha scritto in un tweet.

Poi, invece, il cambio di rotta. E l’occasione, ancora una volta, per sottolineare il poco rispetto che molti politici repubblicani dimostrano di avere nei confronti di donne di pari livello, chiamandole con il loro soprannome e non il nome completo. Aggiungendo anche un monito: donne, fateci caso.

La forma è, quindi, sostanza, Mister President. Parola di AOC. Anzi: Alexandria Ocasio-Cortez, rigorosamente ben scandito.

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