Covid, in Danimarca verranno abbattuti un milione di visoni

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La decisione è stata presa dopo i nuovi casi registrati in 41 allevamenti. Il Paese nordico è uno dei maggiori allevatori mondiale di questi mammiferi, la cui pelle è usata per realizzare cappotti e sciarpe

Un milione di visoni verranno abbattuti in Danimarca a causa del Coronavirus. Nuovi contagi tra gli animali sono infatti stati riscontrati in 41 allevamenti del Paese, ma si ritiene che altri 20 possano essere stati colpiti. A rivelarlo è stato il ministro dell'Ambiente e dell'Alimentazione, Mogens Jensen durante una conferenza stampa indetta il 1 ottobre.

Un milione di esemplari

La Danimarca è tra i principali allevatore mondiali di questi mammiferi, la cui pelle viene utilizzata per realizzare cappotti e sciarpe. Quella annunciata dal ministro danese non è la prima iniziativa di questo tipo. Già negli scorsi mesi, con la comparsa dei primi casi nel Paese, era stato ordinato l'abbattimento di diversi esemplari. Una mossa che non ha però fermato il contagio. Attualmente sono almeno 41 gli allevamenti colpiti, con altri 20 che potrebbero essere stati coinvolti. Per precauzione, l'abbattimento riguarderà tutti gli allevamenti situati in un raggio di 8 chilometri da quelli che hanno registrato almeno un contagio. Secondo le stime del governo, l'intervento riguarderà un milione di visoni.

Gli altri casi in Europa

Anche al di fuori della Danimarca sono state prese misure simile. Lo scorso maggio, in Spagna era stato ordinato l'abbattimento di 93mila visoni affetti da coronavirus per prevenire la possibile trasmissione all'uomo. Non molto diverso ciò che è avvenuto in Olanda, dove ad aprile sono stati individuati due rari casi di trasmissione secondaria del virus dagli animali all'uomo.

L'allarme della Lav

Gli allevamenti di visone "sono potenziali bombe a orologeria". É questo l'allarme lanciato dalla Lega Antivivisezione, commentando la notizia. Per l'occasione, l'associazione ha rinnovato il suo "appello al ministro Roberto Speranza per introdurre anche in Italia il divieto all'allevamento di visoni e altri animali per la produzione di pellicce". A fronte della "inarrestabile diffusione del virus Sars-CoV-2 tra i visoni - spiega la Lav - il Governo della Danimarca ha preso atto della inefficacia delle seppur rigide e scrupolose misure di biosicurezza vigenti da mesi, ed è quindi giunto alla decisione di abbattere non solo tutti i visoni presenti nei 41 allevamenti-focolaio, ma anche i visoni stabulati in allevamenti localizzati nell'area dell'epicentro dell'epidemia".

Rischio trasmissione secondaria

 "Ogni allevamento di visoni costituisce un possibile serbatoio del virus Sars-CoV-2 con conseguente rischio di trasmissione secondaria nell'uomo - dichiara Simone Pavesi, responsabile Lav, Area Moda Animal Free - Un virus potenzialmente più pericoloso, dato che, come dimostrato da recenti studi scientifici condotti in allevamenti olandesi con visoni infetti, le condizioni di allevamento intensivo (con migliaia di animali ammassati in piccoli spazi) favoriscono una riproduzione più rapida ed efficiente del virus,con mutazioni ogni due settimane".

I numeri in Italia

Secondo i dati raccolti dalla Lega, attualmente in Italia sono presenti 8 allevamenti intensivi per un totale di 60mila visoni. Tre sono localizzati in Lombardia (tra le province di Cremona e Brescia), 2 in Veneto (province di Padova e Venezia), 2 in Emilia Romagna (Forlì-Cesena e Ravenna), 1 in Abruzzo. 

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