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Blitz delle Femen al Museo d’Orsay dopo lo stop a una visitatrice con il vestito scollato

Mondo

Il movimento femminista è entrato in azione a Parigi, dopo che martedì scorso era stato impedito l'accesso al museo a una visitatrice giudicata "troppo scollata”. Le attiviste hanno protestato a seno nudo, al grido di "L'oscenità è nei vostri occhi”

Nuovo blitz del movimento femminista Femen, questa volta al museo d'Orsay a Parigi, dopo che martedì scorso era stato impedito l'accesso a una visitatrice giudicata "troppo scollata”. Un gruppo di donne - circa 12 - a seno nudo hanno protestato con il braccio alzato nella sala principale del museo al grido di "L'oscenità è nei vostri occhi”.

Le immagini della protesta

La protesta è stata ripresa in un video pubblicato su Twitter dal giornalista Remy Buisine e nelle immagini si vedono le attiviste con il seno scoperto, su cui compaiono diverse scritte contro la percezione dell'oscenità.

La scollatura vietata al museo

Il blitz delle Femen arriva dopo lo sfogo sui social di una ragazza che ha raccontato quello che le è accaduto all’entrata del celebre museo, lo scorso 8 settembre. La visitatrice, all’ingresso, è stata fermata dal personale che le ha vietato di entrare perché aveva una scollatura troppo profonda. Dopo un breve litigio la ragazza ha deciso di coprirsi e mettersi la giacca per poter avere accesso al museo ed è riuscita quindi a visitare la struttura. Il giorno dopo, però, ha scritto su Twitter una lettera aperta al museo, raccontando nel dettaglio che cosa le era successo. "È martedì 8 settembre, il caldo aumenta nel pomeriggio e le braccia si scoprono. Ho voglia di andare al museo d’Orsay, e non sospetto che il mio décolleté sarà un oggetto di discordia. Arrivata all’ingresso non ho il tempo di mostrare il biglietto che la vista dei miei seni turba la funzionaria incaricata del controllo delle prenotazioni", scrive la giovane che poi descrive i dialoghi con il personale della struttura fino alla decisione di indossare la giacca, cioè l'unica alternativa per poter avere accesso alle sale interne. A corredo del post, una foto scattata qualche ora prima dell'accaduto, in cui si vede la ragazza indossare il vestito con la scollatura che ha scatenato le polemiche. Il museo, sempre su Twitter, ha risposto facendo sapere: "Ci dispiace profondamente e porgiamo le nostre scuse".

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