Il presidente ottiene il suo sesto mandato, è al potere dal 1994. L'opposizione contesta i dati. Dopo la protesta nel giorno del voto il bilancio è di un morto, decine di feriti e centinaia di arresti. Il governo smentisce che ci sia stata una vittima
Aleksandr Lukashenko ha vinto le elezioni presidenziali con l'80,23% dei voti: lo ha reso noto l'agenzia si stampa statale. Il presidente bielorusso conquista così suo sesto mandato. La percentuale comunicata, ha reso noto l'agenzia di stampa Belta, si basa su un conteggio preliminare. Secondo i dati resi pubblici dalla Commissione elettorale centrale, Svetlana Tikhanovskaya ha ottenuto il 9,90%. Gli altri tre candidati hanno ottenuto meno del 2% dei voti. Ma l'opposizione contesta questi risultati che "contraddicono la realtà e sono completamente in contrasto con il buonsenso". "Non riconosciamo i risultati delle elezioni. Abbiamo visto i dati reali degli spogli. Chiediamo a coloro che credono che la loro voce sia stata rubata di non tacere", ha detto Tikhanovskaya. "Spero che non ci siano violenze se la gente vuole scendere in piazza: continueremo a cercare di condurre un dialogo con le autorita'", ha aggiunto.
Un morto e dozzine di feriti negli scontri dopo le elezioni
La notizia della sua vittoria arriva dopo gli scontri tra manifestanti che contestavano i risultati parziali delle elezioni e le forze dell'ordine, scoppiati subito dopo la chiusura delle urne e che hanno portato anche a numerosi arresti. Il bilancio è di un morto, dozzine di feriti e circa 3.000 persone. Lukashenko ha definito le persone scese in piazza come "pecore
telecomandate dall'estero". Il ministero dell'Interno bielorusso ha smentito la notizia di una vittima, ma la Ong per i diritti umani Viasna ha raccontato di un uomo travolto da un mezzo della polizia che ha riportato una grave lesione cerebrale che ne ha causato la morte. Per sedare la piazza, la polizia ha usato gas lacrimogeni, granate stordenti, e proiettili di gomma. Secondo il ministero, oltre 50 civili e 39 agenti sono rimasti feriti.
Prima del voto messi in stato di fermo esponenti dell'opposizione
Polemiche anche per la Commissione elettorale che ha negato il prolungamento del voto oltre le 20 e il rafforzamento della presenza della polizia nel timore di proteste. Anche alla vigilia non erano mancate tensioni, con il fermo di due esponenti dell'opposizione. Negli ultimi mesi si erano già registrate diverse proteste di massa contro Lukashenko con decine di migliaia di persone, e oppositori di spicco erano stati arrestati o si sono visti respingere la richiesta di candidatura.
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Charles Michel: "La violenza non è la risposta". La Polonia chiede un vertice Ue straordinario
La Polonia ha chiesto un vertice europeo straordinario sulla situazione in Bielorussia, dopo gli scontri che hanno seguito le lezioni presidenziali. "Le autorità hanno usato la forza contro i loro cittadini che chiedevano un cambiamento nel Paese - ha detto il premier Mateusz Morawiecki -, dobbiamo sostenere il popolo bielorusso nella sua ricerca della libertà". Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha commentato su Twitter: "La violenza contro chi protesta non è la risposta. La libertà di espressione, di assemblea, i diritti umani di base devono essere sostenuti". Il presidente cinese, Xi Jinping, e quello russo, russo, Vladimir Putin, si sono invece limitati a congratularsi con Lukashenko per la sua rielezione.
Nel 2004 Lukashenko ha cancellato il limite dei due mandati
Lukashenko è stato eletto presidente per la prima volta nel 1994 con l'80% dei voti e da allora guida la Bielorussia con il pugno di ferro. Fervente nazionalista, di recente ha sviluppato una collaborazione con la vicina Russia e allo stesso tempo ha cercato di non tagliare del tutto con l'Europa, che gli ha concesso la cancellazione di alcune sanzioni comminate alla Bielorussia per via del suo regime autoritario. Nel 2004, un referendum ha cancellato il limite di due mandati per la carica di capo di Stato, consentendogli così potenzialmente la presidenza a vita.