Micronesia, naufraghi salvati grazie all'SOS scritto sulla sabbia

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Partiti per raggiungere l'atollo Pulap, avevano perso la rotta. Sono stati individuati il 2 agosto da un aereo dell'Aeronautica militare americana grazie al messaggio sul bagnasciuga

Salvati da un SOS scritto sulla sabbia. Si può sintetizzare così la disavventura vissuta da tre naufraghi micronesiani recuperati sulla disabitata isola di Pikelot, grazie a un KC-135 dell'Aeronautica militare degli Stati Uniti. Il gruppo era diretto a Pulap, destinazione che non hanno mai raggiunto perché hanno perso la rotta ed esaurito il carburante.

L'SOS sulla sabbia

Come riporta la Cnn, i tre uomini micronesiani erano partiti alla volta dell'atollo Pulap il 30 luglio scorso, ma hanno perso la rotta e, una volta esaurito il carburante, sono finiti a Pikelot, la piccola isola priva di vita umana, a 190 km di distanza dalla destinazione originaria. Il salvataggio della nave cisterna americana KC-135 è stato possibile grazie alla scritta lasciata dai naufraghi sulla sabbia.

Recupero fortunato

"Eravamo verso la fine del nostro giro - ha scritto su Facebook il pilota dell'imbarcazione americana, il tenente colonnello Jason Palmeira-Yen - Ci siamo voltati per evitare alcuni rovesci di pioggia ed è allora che abbiamo guardato in basso e abbiamo visto un'isola, quindi abbiamo deciso di dare un'occhiata e in quel momento abbiamo visto la scritta SOS e una barca proprio accanto ad essa sulla spiaggia. Da lì abbiamo chiamato l’esercito australiano perché avevano due elicotteri nelle vicinanze che potevano sbarcare sull'isola". A quel punto i naufraghi sono stati tratti in salvo. I tre uomini erano affamati e assetati, ma nel complesso in buone condizioni di salute. Dalla spiaggia sono stati riportati a Pulawat da un’imbarcazione degli Stati Federati di Micronesia.

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