La nuova norma - proposta dal partito di Erdogan e da quello nazionalista - prevede che un referente locale per le principali piattaforme vigili sui contenuti pubblicati e ne disponga l'eventuale rimozione
Il parlamento turco ha approvato una controversa legge che consentirà al governo un maggiore controllo sui social media. Piattaforme come Facebook, Twitter e Youtube d'ora in avanti dovranno avere un referente locale che vigilerà sui contenuti e ne deciderà l'eventuale rimozione in base alle norme vigenti. La legge è stata proposta dal partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, Akp. e dal suo alleato, il nazionalista Mhp, che hanno la maggioranza.
Human Rights Watch: "Governo controllerà individui"
Human Rights Watch ha lanciato l'allarme sul rischio che la censura nel Paese si faccia ancora persistente. "La nuova legge consente al governo di scegliere quali contenuti devono essere rimossi e di controllare arbitrariamente gli individui", ha detto il direttore dell'organismo di vigilanza sui diritti umani Tom Porteous. I social media con più di un milione di utenti saranno costretti ad avere uffici in Turchia, pena severe multe e restrizioni sulla banda larga. Una volta insediate nel Paese, le compagnie dovranno accettare ogni richiesta di blocco o rimozione da parte del governo. Inoltre saranno costrette a conservare i dati localmente, fatto che preoccupa Human Rights Watch, che teme che Ankara possa così accedere facilmente alle informazioni personali dei cittadini.