Myka Stauffer e il marito James avevano deciso di adottare due anni fa un bambino, originario dalla Cina. La sua vita è stata raccontata passo dopo passo sui canali social dai genitori, mentre in questi mesi sono cresciute le visualizzazioni, così come le sponsorizzazioni pubblicitarie. Ora il bambino è stato dato in affidamento ad un'altra famiglia dopo che la coppia ha rinunciato a proseguire con l'adozione. E molti utenti accusano i due di aver sfruttato la vicenda per arricchirsi
Sta causando numerose polemiche sui social network la decisione dell’influencer statunitense Myka Stauffer e di suo marito James di rinunciare all’adozione di Huxley, un bambino autistico di quattro anni di origine cinese, che la coppia aveva adottato due anni fa, raccontando la sua storia passo dopo passo su un popolare account Youtube che conta oltre 700mila follower. Adesso, molti utenti li accusano di aver sfruttato la vicenda per ottenere più visualizzazioni e conseguenti sponsorizzazioni pubblicitarie.
La decisione di adottare Huxley
Huxley era stato adottato dai due, genitori di quattro figli biologici, due anni fa. Come riporta la Bbc, nel luglio 2016 la coppia aveva annunciato di voler adottare un bambino dalla Cina, mentre stava prendendo in considerazione la possibilità di adottarne un secondo da Uganda o Etiopia. L'agenzia di adozione aveva spiegato loro che Huxley aveva alcuni "danni al cervello", aveva raccontato la stessa Myka Stauffer in un articolo. Dopo aver esitato, la coppia ha comunque deciso di procedere quando "Dio ha ammorbidito i nostri cuori", ha scritto sempre Stauffer.
Il racconto sul canale Youtube
I due hanno spiegato che le entrate derivanti dai video sponsorizzati avrebbero pagato i costi dell'adozione. Hanno anche chiesto ai follower di donare 5 dollari per sostenere i bisogni del figlio, promettendo di scrivere i nomi dei donatori in un libro per bambini. Un video della famiglia che andava in Cina per incontrare Huxley per la prima volta, ha registrato oltre 5,5 milioni di visualizzazioni su YouTube. In questi mesi Myka Stauffer e il marito hanno filmato la vita del bambino raccontando ai numerosi fan le proprie abitudini e il proprio stile di vita. Hanno regolarmente caricato su Youtube video che mostrano l’organizzazione domestica e la vita familiare. Il canale è diventato sempre più popolare, raggiungendo i 700mila iscritti. Sono stati inclusi aggiornamenti dettagliati sui progressi dello sviluppo di Huxley. Altri video sugli account Youtube e Instagram della coppia includevano consigli sull'istruzione a casa, le decorazioni e le faccende domestiche. Myka Stauffer è stata anche intervistata diverse volte in merito alla cura dei bambini con disabilità. Società come Glossier e Good American hanno offerto accordi di sponsorizzazione e la nascita del loro quinto figlio è stata documentata sulla rivista People nel 2019.
La rinuncia all'adozione
Nel settembre 2019, Stauffer ha spiegato che al piccolo era stata fatta una diagnosi clinica di autismo ed era in cura. I follower della coppia hanno iniziato a notare che tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020, Huxley aveva smesso di apparire nei video. Pochi giorni fa i due genitori hanno pubblicato un aggiornamento spiegando che Huxley era stato affidato in modo definitivo a un'altra famiglia per il suo "benessere emotivo”. L'agenzia di adozione non aveva fornito loro il quadro completo sulla salute di Huxley, hanno sottolineato. "Non riesco a spiegare la quantità di sforzi che Myka ha fatto per aiutare Huxley", ha aggiunto James Stauffer. “Non eravamo pronti. Aveva molte esigenze di cui non eravamo a conoscenza. Abbiamo cercato di soddisfare i suoi bisogni e aiutarlo il più possibile. Non c’è stato un minuto in cui non abbiamo cercato di fare il nostro meglio. Gli ultimi due mesi sono stati la cosa più difficile che avremmo mai immaginato”. “Mi sento un fallimento come mamma”, è stato lo sfogo di Myka. Spiegazioni che però non sono bastate a convincere molti utenti, che hanno pesantemente criticato la scelta della coppia, accusandola di essersi liberata del bambino, dopo averlo sfruttato per fini commerciali.
Il problema delle adozioni internazionali
La vicenda ha nuovamente acceso i riflettori sul tema dei casi di adozioni internazionali in cui i genitori rinunciano alla cura dei bambini dopo un certo periodo di tempo. In diversi utenti si sono poi interrogati su quale sia il tipo di preparazione che viene richiesta ai genitori che si trovano ad adottare un bambino con forme più o meno gravi di disabilità.