Le notizie incerte sulle gravi condizioni di salute del dittatore nordcoreano sarebbero ormai superate dai fatti. Secondo Francesco Sisci, sinologo e giornalista che vive in Cina da più di trent'anni, sarebbe morto
Resta avvolto nel mistero lo stato di salute del leader nordcoreano Kim Jong-un, a molto tempo dall'ultima apparizione pubblica e dopo le voci su un intervento al cuore che hanno portato all’ipotesi che si trovi in gravi condizioni o sia addirittura morto. A credere a quest’ultima teoria è Francesco Sisci, sinologo e giornalista che vive in Cina da più di trent'anni, intervistato per Sky Tg24 da Pio D’Emilia: "Credo sia così, anche se non ho la certezza matematica. Ho saputo da tante fonti di tanti Paesi che è morto", afferma Sisci. Un evento che – spiega l’esperto - paradossalmente potrebbe rafforzare ancora di più il governo della Corea del Sud. “Quello che non sappiamo è come e se Moon Jae-in (il presidente della Corea del Sud, ndr) giocherà dentro la partita nordcoreana” (LA FOTOSTORIA DI KIM) .
Il nodo successione
Quale potrebbe essere la decisione della Corea del Nord sul successore di Kim Jong-un? “Credo di capire che la Cina non vorrebbe un’altra successione in ‘famiglia’", risponde Sisci, "la giovane Kim è una ragazza, potrebbe diventare il pupazzo di qualcuno di più oscuro” per Pechino. La Cina vorrebbe invece – spiega l’esperto – “che la Corea del Nord si avvii verso una specie di riforma e verso un cambio nella gestione del potere. Il problema è che non sappiamo quanta capacità di incidere abbia la Cina, ne aveva ai tempi della successione di Kim Jong-un, oggi è possibile che ne abbia molta di meno”.