La legge, votata dal partito del leader e da deputati di estrema destra, consentirà al premier di governare per decreti senza limiti di tempo. Carcere per chi diffonderà "notizie false". I dem: "Inaccettabile". Salvini: "Scelta democratica"
Pieni poteri al premier ungherese Viktor Orban, che potrà governare sulla base di decreti e tenere chiuso il Parlamento, senza limiti di tempo. Spetterà solo a Orban, inoltre, determinare quando finirà lo stato di emergenza. È la legge approvata oggi dal Parlamento nell'ambito delle misure per fronteggiare l’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE NOTIZIE DELLA FARNESINA SULL’UNGHERIA – LA MAPPA DELLA DIFFUSIONE GLOBALE). Tra i poteri al premier Orban, poi, c’è anche la facoltà di cambiare o sospendere leggi esistenti e quella di bloccare le elezioni. Inoltre, chi diramerà "false notizie" rischierà da 1 a 5 anni di carcere. Hanno votato a favore i deputati di Fidesz - il partito di Orban - e alcuni dell'estrema destra. La legge è passata con 138 voti favorevoli contro 53 contrari. L'opposizione ha cercato di far inserire nel testo una limitazione temporale di 90 giorni, garantendo in cambio il suo appoggio, ma Orban ha rifiutato. "La Commissione europea - ha fatto sapere il commissario europeo per la Giustizia e lo Stato di diritto Didier Reynders su Twitter - sta valutando le misure di emergenza adottate dagli Stati membri in relazione ai diritti fondamentali. In particolare per il caso della legge votata oggi in Ungheria sullo stato d'emergenza e le nuove sanzioni penali per la diffusione di informazioni false".
Le opposizioni: “Inizia la dittatura di Orban”
Durissime le prime reazioni delle opposizioni: "Oggi inizia la dittatura senza maschera di Orban", ha detto il leader dei socialisti ungheresi Bertalan Toth. Anche il presidente del partito nazionalista Jobbik parla di "colpo di Stato", affermando che la situazione attuale non giustifica affatto lo stato di emergenza così come si configura nella legge. Accuse a cui Orban ha replicato con questa frase: “L'opposizione sta dalla parte del virus".
S&D: "Orban smantella la democrazia"
"Con il Covid-19 come copertura, il premier Orban sta smantellando la democrazia davanti ai nostri occhi. Come si può considerare una risposta misurata il governare indefinitamente a forza di decreti o il limitare la libertà dei media?", scrive in un tweet il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo. "Come custode dei valori dell'Ue, la Commissione europea deve rispondere al voto di oggi del Parlamento ungherese".
Tajani: "Il Parlamento è sovrano"
"Sulla scelta ungherese i parlamenti sono sempre sovrani - osserva il vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani - Servivano norme comuni europee. La responsabilità più grande è dei Paesi membri, questa strategia è distruttiva. Per superare le emergenze serve unità e leader capaci". "Il Ppe - aggiunge - si esprimerà su quello che ha deciso Orbán, il suo partito è sospeso, per verificare la coerenza politica in relazione ai nostri valori costitutivi. Rimane un problema interno all'Ungheria, la risposta non può che essere legata alle mancanze europee".
Le reazioni politiche in Italia: "L'Ue non taccia"
Anche in Italia si registrano reazioni politiche. "Ho il diritto, e il dovere, di dire che dopo quello che ha fatto Orban oggi l'Unione Europea deve battere un colpo e fargli cambiare idea", afferma il leader di Italia Viva Matteo Renzi su Twitter. "O, più semplicemente, cacciare l'Ungheria dall'Unione". "Il virus ha fatto ammalare anche la democrazia nel nostro continente - dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando su Twitter - Ciò che sta avvenendo in queste ore in Ungheria è inaccettabile. L'Europa deve far tornare indietro Orban, un regime autoritario non può far parte dell'Unione". Tra i dem si fa sentire anche il deputato e responsabile esteri della segreteria Emanuele Fiano: "Prima i pieni poteri a Orban, amico dei sovranisti di casa nostra, poi le minacce rivolte all'opposizione accusata di essere 'dalla parte del virus' - scrive in una nota - Non si può tacere se un Paese membro dell'Ue cede alla gravissima deriva dei poteri assoluti al premier. Le istituzioni ungheresi con la loro decisione, riportano l'Europa indietro di 80 anni. L'Ue non taccia di fronte a questa decisione che mina principi che sono le fondamenta della comunità europea".
Salvini: "Scelta democratica"
Controcorrente il leader della Lega Matteo Salvini, che dice: "Poteri speciali a Orban per combattere con forza il virus? Saluto con rispetto la libera scelta del parlamento ungherese (137 voti a favore e 53 contro), eletto democraticamente dai cittadini. Buon lavoro all'amico Victor Orban e buona fortuna a tutto il popolo di Ungheria in questi momenti difficili per tutti".
Coronavirus, la situazione in Ungheria
In Ungheria finora sono stati certificati soltanto 447 contagiati da coronavirus, 15 è il numero delle vittime. I dati reali potrebbero essere però più alti, anche 15 volte di più. I servizi sanitari effettuano pochissimi tamponi: dall'inizio dell'epidemia ne sono stati realizzati poco più di 13 mila. Negli ospedali mancano tute, guanti e mascherine protettive, e ci sono soltanto 2560 apparecchi di respirazione, in tutto il Paese.