"Da questa crisi se ne potrà uscire tuttavia solo se l’Europa saprà mostrare la sua solidarietà ed abbandonare gli egoismi nazionali", dice Elena Basile, rivolgendosi ai tantissimi italiani che vivono nel Paese
"In un momento di crisi così profondo che è stato giustamente paragonato ad una guerra, sento il bisogno di diffondere ai belgoitaliani, ad una comunità storica, quasi trecentomila registrati al Consolato, ma anche alla nuova migrazione, gli studenti e i ricercatori, gli Erasmus e tutti coloro che sono in Belgio per motivi di lavoro, i tanti funzionari internazionali". Comincia così il messaggio dell’Ambasciatrice d’Italia in Belgio, Elena Basile, nel corso dell’emergenza coronavirus in Europa (LE ULTIME NOTIZIE).
"Dottori e infermieri sono i nostri eroi"
"Vorrei ricordare che l’Italia, lo Stato e la società civile stanno affrontando con coraggio e assoluto impegno una situazione di una gravità senza precedenti. La società civile sta accettando con spirito di sacrificio restrizioni straordinarie alla libertà personale e dando prova di solidarietà commovente. I nostri dottori, infermieri sono i nostri eroi. Tutti coloro che continuano a lavorare tra mille difficoltà stanno mostrando un'ammirevole responsabilità e senso della comunità. La trasparenza con la quale l’Italia ha sin dall’inizio gestito la crisi, i dati e la nostra esperienza sono stati messi a disposizione della comunità internazionale ed in particolare dei nostri partner europei che potranno, si spera seguendo in tempo la strategia di misure restrittive e graduali, evitare la tragedia che stiamo vivendo da noi".
"Su salute coordinamento serrato"
"Da questa crisi se ne potrà uscire tuttavia solo se l’Europa saprà mostrare la sua solidarietà ed abbandonare gli egoismi nazionali. Dal punto di vista della salute, anche se le competenze sono nazionali, il coordinamento deve essere serrato, prassi innovative devono essere inaugurate. Solo protocolli uniformi e dati realmente comparabili renderanno la collaborazione di qualità".
"Leadership europea agisca con visione e consapevolezza"
"Dal punto di vista economico la sospensione del Patto di Stabilità e la riforma degli aiuti di Stato alle imprese sono passi nella giusta direzione ma non sufficienti. Solo una fiscalità comune, fondi europei o emissioni di debito comune potranno far fronte ad una sorta di economia di guerra che alcuni Paesi affrontano. Se la leadership europea non agisce con visione e consapevolezza, le divergenze nella zona Euro tra creditori e debitori si aggraveranno e saranno difficilmente ricomponibili. Abbiamo davanti l’erosione del progetto europeo".
Continuano le attività di Ambasciata e Consolato
"Vorrei ora segnalare che il lavoro dell’Ambasciata e del Consolato continua, tra mille difficoltà ma continua, il telelavoro a volte non aiuta ma è necessario. Abbiamo organizzato due squadre a rotazione per mantenere aperti i servizi essenziali, Segreteria, Archivio, e soprattutto l’assistenza ai connazionali. Cinque sono le linee telefoniche ed un indirizzo email alla quale rispondiamo senza molti ritardi. Il comunicato stampa sul sito dell’Ambasciata è aggiornato puntualmente. Troverete tutte le informazioni anche sui voli Alitalia, due al giorno fino al 27 marzo, dopo uno al giorno. Chiedo agli studenti che vengono dall’Olanda di mantenere il biglietto aereo ed una auto-certificazione per poter entrare in Italia".
"Imparare dalle lezioni apprese"
"Infine, il grande poeta napoletano, scrittore e attore di teatro, Edoardo De Filippo, recitava riferendosi alla guerra «addà passà ‘a nuttata». Siamo nella stessa situazione, speriamo che passi presto. Dopo la seconda guerra mondiale, l’umanità ha saputo far tesoro del passato: creare le società di diritto basate sul rispetto delle persone e delle libertà civili e politiche, dare vita al multilateralismo, garanzia di pace. Speriamo quindi che anche questa volta sapremo fare tesoro delle lezioni apprese e rimettere al centro della politica la «persona». Investimenti in salute, educazione, ricerca, cultura, infrastruttura e soprattutto lavoro non possono essere più trascurati. La politica con la “P” maiuscola deve prevalere su logiche dell’economia finanziaria che ci portano a tradire quel senso di umanità, quell’umanesimo, che è alla base della civiltà giudaico-cristiana".