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Come sopravvivere allo smart working: i consigli dell’Università di Londra

Mondo

Lo studio dello University College London per i tanti che, a causa dell’emergenza Coronavirus, si trovano ad affrontare per la prima volta il lavoro da casa: meglio usare lo smartphone il meno possibile e separare vita privata e ufficio

Usare lo smartphone il meno possibile. Separare gli spazi per il lavoro da tutto il resto. Sono alcuni dei suggerimenti dello University College London per chi, durante l’emergenza Coronavirus, si trova per la prima volta ad avere a che fare con lo smart working (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS - LO SPECIALE - MAPPE E GRAFICI). Serve una grande capacità nella gestione del tempo e molta disciplina, avvertono gli esperti. Sono cinque i punti indicati dal ricercatore Dave Cook, autore dello studio. 

La postazione di lavoro

Prima di tutto, spiega Cook, è importante organizzare al meglio la propria postazione di lavoro in remoto. Il suggerimento è di procurarsi un supporto per il pc portatile, una sedia per proteggere la schiena e delle cuffie con microfono, nel caso ci sia molto tempo da passare al telefono. 

Stabilire una routine

Secondo lo studio, ogni sera è bene stabilire un programma per il giorno dopo. Chi non può lavorare in una stanza separata, inoltre, farà bene a creare ogni giorno la propria postazione di lavoro per poi dismetterla a fine giornata. Insomma, meglio creare una divisione tra la dimensione lavorativa e tutto il resto.

Come comportarsi

Proprio per far sì che lavoro e vita privata non si confondano, il suggerimento è di stabilire dei limiti con i colleghi facendo capire loro quando si sta lavorando e quando si è finito. Ad esempio, fissando degli orari precisi per le telefonate e stando attenti a non cadere nella tentazione delle conversazioni senza fine sulle app come Slack.  

Gestire le distrazioni

Secondo gli studiosi è meglio limitare l’utilizzo dello smartphone, a meno che non sia indispensabile per il lavoro. Per concentrarsi, l’ideale è anche creare una lista delle cose da fare, magari da inviare al proprio capo all’inizio e alla fine di ogni giornata.

Separare lavoro e tempo libero

Infine, spiega Cook nel suo studio, è bene alla fine di ogni giornata lavorativa fare qualcosa che faccia stare bene, che sia praticare un hobby o fare una telefonata a qualcuno. Evitando di rispondere alle mail di lavoro fuori dall’orario di ufficio. 

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